PARTIPILO – “Anthony è un giocatore fortissimo. Io sono riuscito a entrargli nella testa, probabilmente a toccare le corde giuste. Ha fatto un salto di qualità notevole, per me è sempre stato un giocatore forte già dai tempi di Francavilla. Non era utopia aspettarsi che potesse fare quello che ha fatto negli anni di Terni. Da un punto di vista tecnico è un giocatore indiscutibile, se sarà leggero farà vedere grandi giocate”.

BARI – “Lì a Bari c’è Magalini che è un bravissimo direttore sportivo. L’anno scorso c’era un ottimo allenatore come Moreno Longo, uno che la B l’ha già vinta; anche chi c’è oggi, Caserta, viene da belle stagioni: ha fatto bene a Catanzaro, ha fatto bene a Cosenza. Mi ripeto, non vedo una squadra B, vedo la solita realtà importante che è il Bari, con il suo pubblico bellissimo. Per quello che è successo a Bari prima dell’arrivo dei De Laurentiis, con i vari fallimenti e con salvataggi societari in extremis, credo che al momento il club sia in mani solide. Ci sono delle piazze importanti che sono venute a mancare e che pagherebbero oro per far parte della gestione De Laurentiis. Con i fatti questa è una proprietà che ha dimostrato di saper fare grandi cose nel calcio. Poi quella barese è una piazza appetibilissima, sono sicuro che nel 2028 verrà lasciata nelle mani di imprenditori che siano in grado di portare avanti con ambizione il club”.

Intervista di Davide Abrescia per Il Nuovo Quotidiano di Puglia