Ma se tu sei nato ieri, che parli a fare di questioni che non ti riguardano, si può sapere? Noi, intanto, il nostro scudetto ce lo teniamo stretto. Tu invece che ti tieni stretto, l’1-0 col Troina? Oppure sto par de cionfoli? Se aveste vinto lo scudetto festeggiando in casa vostra contro di noi, o se foste saliti in serie A dopo aver vinto 3-0 in casa nostra chissà che filippiche staresti montando a quest’ora. Ma fai il serio, abbassa la cresta e lascia che sia il campo a parlare. Il problema della manutenzione del S. Elia è un fatto troppo complesso per un cannoncino dalle polvere bagnate come te, che si trascina da decenni, da molto prima che arrivassero presunti magnati italoamericani in Italia e che scoppiasse la mania (peraltro finora mai decollata) di parlare di stadi nuovi. Senza la compartecipazione delle regioni e dei comuni, società medio piccole non ne costruiranno mai uno da zero. A voglia di dar fuoco alle ceneri coi vari Commisso, Tacopina, Krause ecc. I vincoli sono talmente complessi e gli interessi in ballo talmente tanti da impedire a chiunque di avanzare proposte che non sembrino utopie. A Bari successe lo stesso. Probabilmente molto prima che tu nascessi, i Matarrese avevano trovato l’appoggio dell’allora sindaco per la costruzione del San Nicola, e così riuscirono nell’impresa. Ma siccome stiamo parlando di oltre trent’anni fa, e di una famiglia che viveva di politica, non di impresa, oggi il Bari è quel che è, una società che vive grazie a una famiglia totalmente disinteressata alla città. Fatti un giro, che è meglio.