
Le parole del direttore sportivo biancorosso in conferenza stampa
NESSUN RIMORSO – “Pensare al passato è da perdenti, ciascuna squadra ha dei rimorsi. Quando si arriva in fondo quello che si ha è quello che si merita, se la squadra è arrivata terza vuol dire che le due davanti sono stati più forti, vuol dire che siamo mancati quando c’era da fare uno step ulteriore. Bisogna essere realisti. Io sono orgoglioso dei ragazzi, comunque andrà si faranno loro degli applausi. Questa squadra ha fatto parlare di sé tutta Italia, il percorso è stato accelerato rispetto ai programmi perché ci aspettavamo un anno di assestamento. Vorrei che tutti stessero vicini a questa squadra che ha messo ogni sforzo e ogni goccia di sudore su ogni campo in un campionato equilibratissimo”.
POLITO PRONTO PER LA A? “A me le sfide non fanno paura. Se un giorno per me sarà Serie A, spero con il Bari, sarò pronto, quantomeno a livello umano di sicuro”.
IL SUO FUTURO PT 1 – “Il mio futuro lo decido da solo, non lo decide la famiglia De Laurentiis. Questo ruolo vorrei farlo come lo intendo io, voglio essere una figura principale. Se chi arriverà avrà piacere ad avere Ciro Polito a capo del Bari avremo modo di parlare. La famiglia De Laurentiis ha sempre rispettato i ruoli, per il resto non posso garantire nulla”.
SERIE A – “Sono venuto qui per far capire alla città che in Serie A ci vogliamo andare, nella vita io voglio sempre migliorare. Se ce la facciamo è bene, se non ce la facciamo i ragazzi saranno stati comunque grandi. Io voglio che in semifinale playoff il fischietto dell’arbitro tremi per il tipo di atmosfera che ci sarà”.
IL SUO FUTURO PT 2- “La proprietà non è avventuriera, sa bene che se dovessimo andare in B sarebbe giusto sederci e fare un programma per cercare di alzare il livello. L’asticella, avendo fatto il terzo posto, dovrebbe essere alzata fino alla Serie A diretta. Io e la mia famiglia qui stiamo veramente bene, questa è come se fosse casa mia. Sono una persona ambiziosa, è chiaro guardare sempre più in alto possibile”.
