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Bari, Di Cesare: “Serie A? Non la nomino ma ci penso sempre. Troppa negatività, serve essere uniti”

Le parole del capitano e difensore biancorosso in conferenza stampa a pochi giorni dalla sfida con la Reggina

PRONTI – “Siamo pronti. Penso che abbiamo fatto una stagione straordinaria, siamo arrivati a un passo dal giocarci la promozione diretta con una corazzata come il Genoa, è andata male. Adesso dobbiamo pensare a queste due partite, a prendere il terzo posto e a prepararci al meglio per i playoff, playoff che saranno un torneo a parte che non c’entrerà niente con il campionato appena disputato”.

SERIE A – “Fanno piacere i record personali, ma per me la cosa più importante è quella roba lì che non voglio neanche nominare. Ci penso ogni giorno quando mi sveglio, per me sarebbe la giusta chiusura di un cerchio. La vivo in modo diverso rispetto alla maggior parte dei miei compagni perché ho un’età diversa e so che un’occasione del genere non si ripresenta più. Non vedo l’ora di arrivare a quel momento”.

FUTURO – “Ad oggi io non so quello che farò il prossimo anno: sono talmente concentrato su quell’obiettivo che non ci sto pensando. Non so se è un bene o un male perché se dovessi smettere mi arriverebbe una botta incredibile. A fine stagione mi vedrò con il direttore e ne parleremo”.

OCCASIONE NEL FINALE A MODENA – “Avrei dovuto chiuderla ma mi è venuto un tiro centrale: peccato perché se avessimo vinto quella partita eravamo ancora in ballo per giocarci la Serie A con il Genoa”.

LIMITI E POTENZIALITA’ – “Quanto ai limiti, io l’ho sempre detto: c’è troppa negatività anche quando non servirebbe. Ad esempio adesso stiamo facendo un qualcosa di straordinario e mi piacerebbe vedere tutti uniti. Sento dire che abbiamo pareggiato con il Cittadella e con il Modena: si è vero, ma abbiamo anche vinto a Pisa, a Cagliari, a Bolzano. Noi non siamo partiti per fare questo tipo di campionato, alla fine ci siamo giocati la promozione diretta con un Genoa che l’anno scorso giocava con Inter e Milan, mentre noi giocavamo con Vibonese e Paganese. Quanto alle potenzialità, invece, non sono io a dover dire nulla: questa è una piazza che ha un potenziale incredibile, vedere 50.000 persone allo stadio non è da tutti. I tifosi devono stare tranquilli: noi ce la metteremo tutta e andremo anche oltre per raggiungere il nostro sogno, ma anche dovesse andare male c’è una società alle spalle che ha già dimostrato il suo valore”.

IL SUO RAPPORTO CON BARI – “Ormai sono tanti anni che sono qui: non ho mai fatto proclami perché sono fatto così, a me piace dimostrare l’affetto e l’amore con i fatti e non scrivendolo. Io sono fatto così, a volte sono stato criticato perché ci ho messo la faccia. Ho sempre detto la mia per il bene del Bari, penso che questo voglia dire tanto”.

PLAYOFF – “I playoff sono un campionato a parte, un campionato nel quale serviranno tante robe, anche un pizzico di fortuna: tu puoi stare 90 minuti ad assaltare l’altra squadra, poi prendi un gol e vai a casa. La mentalità tutti i ragazzi di questo gruppo ce l’hanno, anche se tanti di loro sono al primo campionato di B”.

GENOA – “Colgo l’occasione per fare i complimenti al Genoa: nonostante abbia una grandissima squadra, ha vinto il campionato e vincere non è mai semplice”.

DIRETTORE SPORTIVO – “So quello che voglio fare, ma so che il lavoro che mi sono scelto sarà tra i più difficili. Dipenderà da tante cose, quando smetterò voglio apprendere. E’ un lavoro che mi piace e sento mio, non so se sarò in grado o no. Polito? Ha dimostrato il suo valore, ad esempio il colpo Caprile è stato incredibile, parliamo di un portiere che è destinato a palcoscenici importanti”.

TERZO POSTO E AVVERSARIE PLAYOFF – “Noi non facciamo calcoli, sabato giochiamo con la Reggina e vogliamo fare tre punti. Arrivare terzi è importante perché ti permette di fare quattro pareggi, ma se negli ultimi dieci anni una sola squadra è salita arrivando terza ci sarà un motivo. Avversari? Non ne ho una, con chiunque sarà dura. Il Parma e il Cagliari hanno giocatori abituati a questo tipo di partite, occhio anche il Sudtirol e al Venezia, Venezia che ho sempre considerato una delle squadre più importanti del campionato per fisicità e qualità”.

REGGINA – “E’ una squadra che mi ha stupito in positivo nella prima parte, poteva giocarsela alla grande per la Serie A, mentre nella seconda parte ha fatto fatica. Resta una squadra forte, con giocatori che hanno fatto la A. Dobbiamo stare concentrati perché vogliamo vincere per assicurarci il terzo posto e per chiudere al meglio questo straordinario campionato al San Nicola”.

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11 mesi fa

Io sto pensando di scommettere contro il Bari così se perdo la scommessa sarò contento con il cuore , se non va in serie A mi pagherò L abbonamento per il prossimo anno!!!

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