
L’esterno offensivo biancorosso si ‘presenta’ in conferenza stampa
Gregorio Morachioli, esterno offensivo del Bari, parla per la prima volta da giocatore biancorosso in conferenza stampa:
GOL – “Il gol aiuta, ti dà fiducia e sicurezza, ma non è un’ossessione. Sono contento allo stesso modo quando riesco a fare segnare un compagno. L’ultimo l’ho fatto con il Renate a Chiavari contro l’Entella, era la fine di novembre”.
LA POSIZIONE – “Ho cambiato un pochino la posizione di partenza rispetto a quanto fatto a gennaio. Il trequartista è però un ruolo che posso riuscire a interpretare, ci sto lavorando insieme al mister e ai compagni. Da lì posso provare a dare una mano alla squadra. Le mie caratteristiche sono da esterno classico, ma ci sono partite e partite: in alcune il mister ha bisogno di profondità, in altre ci sono più spazi tra le linee sulla trequarti”.
USCIRE DALLA COMFORT ZONE – “Sta tanto anche a me di mettere le mie caratteristiche a disposizione del modulo, non è detto che io non possa saltare anche l’uomo sulla trequarti. Devo imparare e migliorare per uscire dalla mia zona comfort, la mattonella di sinistra”.
SOLUZIONE IN PIU‘ – “Posso dare una soluzione in più a una squadra che ha tanti attaccanti forti. Siamo tutti giocatori freschi, tutti con voglia di fare bene. Darò il massimo”.
LA TRATTATIVA – “Sapevo che c’era qualche interesse di qualche società di B, tra cui il Bari. Pensavo fossero soluzioni per giugno però, dico la verità, non mi aspettavo di partire subito. Nell’ultimo giorno di mercato arrivò la chiamata di Polito, fu una bellissima sorpresa”.
I COMPAGNI DI SQUADRA – “Ho visto tanti giocatori forti e di qualità: da Antenucci a Mazzotta, da Maita a Maiello, calciatori che vedevo solo in televisione. Tutti mi hanno dato una mano a integrarmi, citarne solo uno non sarebbe giusto”.
IL CAMPIONATO – “Il Sudtirol ultimamente ha fatto molto bene, come abbiamo fatto bene anche noi. Il campionato è equilibrato, anche le ultime in classifica possono mettere in difficoltà le prime, il nostro percorso lo dimostra. Siamo tra le squadre che stanno facendo meglio, possiamo mettere in difficoltà chiunque con le nostre qualità”.
MIGLIORAMENTI – “Devo migliorare in tante cose: da un punto di vista realizzato e da un punto di vista di dialogo con i compagni, fino alla stessa posizione in campo”.
INGRESSI IN MOMENTI DELICATI – “Ogni minuto trascorso in campo è oro per me. Il mister mi mette in campo in momenti particolari di partita perché magari crede che io possa aiutare la squadra ad aprire la difesa avversaria quando la stessa è chiusa e non lascia spazi. Mi ha fatto entrare in sfide importanti e aperte, apprezzo la sua fiducia”.
BENEDETTI E IL GRUPPO FORTE DI LA SPEZIA – “Con Leonardo ho un rapporto che va avanti da anni, siamo cresciuti insieme, lui è stato determinante nel mio inserimento a Bari. Con il gruppo di La Spezia ci ritroviamo sempre, appena abbiamo qualche giorno libero per tornare a casa. Siamo sempre usciti insieme, ognuno poi ha preso la sua strada”.
DIFFERENZE BARI-RENATE – “A Renate sono cresciuto molto, devo tanto a mister Dossena che ha creduto in me fin dal primo momento. Qui il gruppo è più competitivo, il livello più alto. Il cambiamento è radicale: si passa da una realtà con poca visibilità a una gigantesca, tra le più calde in Italia. Questo è un qualcosa che ti sprona a fare meglio, ti stimola perché sei maggiormente sotto pressione. All’esordio mi tremavano le gambe. Non è facile ma è anche molto bello. Sono consapevole che il salto è importante, ma se sono qua è perché il direttore ha visto qualcosa in me”.
