L’estremo difensore biancorosso si racconta ai microfoni della Figc
Elia Caprile, portiere del Bari attualmente in ritiro in Serbia con l’Under 21 dell’Italia, parla in esclusiva ai microfoni del sito ufficiale della Figc. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
BARI E UNDER 21 – “Ho vissuto un periodo di cambiamenti: se qualcuno, un anno fa, mi avesse detto che avrei giocato da titolare nel Bari e in Nazionale, mi sarei sentito quasi preso in giro. Ma ho sempre saputo da dove sono partito e dove voglio arrivare: i sacrifici pagano. Mi aspettano tre mesi di fuoco: con il Bari siamo in corsa per andare in Serie A e vogliamo giocarci le nostre chances fino alla fine, poi c’è l’Europeo Under 21, dove spero ovviamente di esserci”
NUMERO MAGLIA – “La numero 1? Era di Gigi Frattali, il portiere che ha vinto il campionato, non mi sono neanche azzardato a chiederla. La 12 e la 22 non mi piacciono particolarmente, così ho scelto il 18, giorno di nascita di mio padre e della mia ragazza”.
BUFFON – “Sono cresciuto con il suo mito. Non ho mai desiderato far altro che il portiere, la mia non è una storia di un ragazzino messo tra i pali perché mancava chi parasse. Mi sono innamorato di questo ruolo sentendo i racconti di mio padre del Napoli di Garella, vedendo le gesta di Zoff e quelle di Buffon. Il mio supereroe, ma che ho scoperto essere una persona straordinaria”.