Il tecnico biancorosso presenta in conferenza stampa la sfida con il Cagliari

Michele Mignani, allenatore del Bari, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida al Cagliari. Queste le sue dichiarazioni:

RANIERI – “Per me è un onore affrontare un allenatore del calibro di Claudio Ranieri: ha dimostrato nell’arco della sua carriera di essere prima di tutto una bellissima persona e poi un grande allenatore. Sono contento di potergli stringere la mano”.

LA PARTITA – “E’ una partita come le altre, tutte le settimane affrontiamo esami di maturità. E’ difficile stabilire il livello di difficoltà di questi esami, il campionato è equilibrato, a parte il Frosinone che sta facendo il vuoto. Ci apprestiamo a vivere una bella partita contro una squadra forte, una partita stimolante. Abbiamo troppa necessità di continuare a fare punti”.

FOLO OUT – “Non abbiamo ancora recuperato Folorunsho: non sta ancora bene, non avrebbe senso buttarlo in campo, andremmo a peggiorare la situazione. Non è una finale e poi abbiamo delle alternative in quel ruolo. Il resto dei ragazzi sta bene, a parte Ceter. Galano? Ha recuperato e non ha problemi”.

BOTTA – “Quando si affrontano squadre che ti aspettano basse ci sono difficoltà per tutti, non solo per il Bari. Noi abbiamo giocatori bravi in ripartenza ma anche altri, come Botta, abili nel palleggio: io da lui mi aspetto che determini in zona gol, ma quando c’è bisogno lui si abbassa perché ha personalità e gestione della palla. Domenica l’ho visto decisivo, ha calciato quattro volte in porta e ha lavorato tutto campo per la squadra. Lui è un numero 10, dai numeri 10 ci si aspetta sempre qualcosa. Per me, però, è importante che si metta a disposizione della squadra come ha fatto, in questa settimana l’ho visto bene”.

CAGLIARI COSTRUITO PER LA A – “Il Bari sta facendo il suo percorso. Credo che sono altre le squadre che a inizio campionato potessero presentarsi con l’ambizione di salire in Serie A, tra queste c’è anche il Cagliari, una squadra forte con giocatori che sono dei top per la B, una squadra a cui però mancano diversi giocatori”.

OSTACOLO 3-5-2? “La squadra ha dimostrato di sapersi adattare a tutti i moduli che affrontiamo. Il 3-5-2 ci dava fastidio l’anno scorso, quest’anno il gruppo si è contrapposto sempre in maniera giusta a un simile modulo di gioco, a partire dalla Coppa Italia”.

DIFFERENZE CON L’ANDATA – “Rispetto alla partita d’andata abbiamo più consapevolezza: dopo 25 partite il riscontro che hai è diverso rispetto a quanto accade dopo cinque”.