L’attaccante biancorosso si racconta in conferenza stampa
Damir Ceter, attaccante del Bari, parla in conferenza stampa a due giorni dalla sfida al Parma. Queste le sue dichiarazioni:
NUOVO INIZIO – “Fino ad adesso il mio percorso calcistico è stato rovinato dagli infortuni. Voglio dimostrare che ho ancora molto da dare nel calcio, per me questo è un nuovo inizio, voglio dare tutto me stesso per ringraziare la società che ha tanta fiducia in me”.
PERCORSO DI GUARIGIONE – “E’ stato molto positivo dall’inizio il rapporto, tutti sono stati sempre molto attenti sul tipo di lavoro che devo fare dentro e fuori dal campo. Sono fiero di essere qui, qui mi hanno dato la possibilità di iniziare un percorso di guarigione accurato. Sono carico e volenteroso di dimostrare tutto quello che posso dare”.
RISCHIO INFORTUNI – “Adesso mi sento molto bene, ho bisogno di lavoro, allenamenti, partite e tempo per il mio percorso. Vedo che in questa società mi stanno regalando tutto questo. Sono un calciatore potente e fisico e per questo maggiormente esposto agli infortuni, il rischio è sempre lì. L’idea è quella di renderlo sempre minimo questo rischio. A volte essere fiduciosi delle tue capacità è difficile con tutti i problemi che ho avuto, ti senti inferiore agli altri giocatori a causa della mancanza di continuità”.
TITOLARE CON IL PARMA – “Il mister mi ha regalato un’opportunità che io stesso non mi aspettavo pur avendo avuto una buona settimana di lavoro, la speranza era poca. Lui studia molto l’avversario e ha visto che stavo bene scegliendo di puntare sulla mia fisicità, sulla mia forza e sulla mia potenza. Ogni giorno lavoro per dare una mano alla squadra nel momento in cui il mister vuole che io scenda in campo”.
CONCORRENZA OFFENSIVA – “L’idea è quella di mettermi tra tutti questi attaccanti di alta qualità e di far capire che anche io sono presente e posso dare il mio contributo. Proprio per questo voglio essere al 100%”.
RUOLO – “Il mio ruolo è quello di punta centrale ma se il mister pensa che possa giocare un po’ più dietro o esterno significa che lui crede che io possa farlo”.
OBIETTIVI DI SQUADRA – “Nessuno alla vigilia della stagione poteva aspettarsi un Bari quarto, oggi invece siamo consapevole della nostra forza e della nostra unità. Il campionato è tosto, dobbiamo lottare ogni giorno. Ogni partita è diversa, noi abbiamo fatto risultati positivi ma dobbiamo comunque guardarci dietro. Prima raggiungiamo la salvezza e poi guardiamo avanti e puntiamo più in alto”.
INGRESSO A CAGLIARI – “A Cagliari non ero in forma ma loro mi hanno messo a giocare perché sapevano che avevo voglia di giocare quella partita. Questo ha voluto dire tanto per me, ho capito che per loro ero importante. Quello è stato un punto determinante per me”.
IL GOL – “L’attaccante vuole sempre fare gol, io come attaccante voglio segnare. So che prima o poi il gol arriverà, spero il prima possibile. Ciò detto, l’importante è che la squadra vinca, io posso fare anche un assist. Voglio aiutare il Bari a vincere le partite, è quello che conta”.
Sfortunato Ceter quel pallone lo avevo visto dentro.Peccato ci devi credere vedrai che primo o poi il gol arriva.
Domani segna lui e vinciamo alla grande
Se Cheddira passasse la palla avresti già segnato
Ceter. Ma chi è ceter?
Non so che dire… ma quando il Mister che ti chiede di giocare col 4-3-1-2 o col 4-3-2-1 suggeriscigli: “4-3-3”, come ha fatto Gilardino.