Il difensore biancorosso si racconta in esclusiva a RadioBari
Valerio Di Cesare, difensore del Bari, parla in esclusiva ai microfoni di RadioBari. Queste le sue dichiarazioni:
LA TURRIS – “Son contento perché dopo 3 mesi e mezzo non era semplice tornare in campo in una partita così difficile. Ero nervoso prima dell’inizio perché dopo tutti questi mesi di assenza era come un nuovo esordio per me. Alla fine sono felice della vittoria perché sono stati 3 punti fondamentali. La Turris è una squadra sempre difficile da affrontare che ci aveva messo in difficoltà anche all’andata. Abbiamo fatto una grande prestazione di squadra mostrando carattere e intensità. Potevamo sicuramente chiuderla, questo ci è mancato”.
GLI AVVERSARI – “Noi gli altri non dobbiamo guardarli. È vero che adesso i punti pesano e trovi squadre che difficilmente ti affrontano con la linea alta e con la voglia di metterla sul gioco. L’abbiamo visto con il Messina. Succede con le squadre che lottano per la salvezza”.
PROBLEMI AL SAN NICOLA? “È casuale l’aver fatto fatica in casa ultimamente perché le prestazioni ci sono state. Con il Messina abbiamo creato, con il Catania abbiamo fatto meno bene ma era comunque la partita dopo la lunga sosta. Adesso ci sono due gare fondamentali per il prosieguo del campionato, sono due finali per me”.
I TIFOSI – “Ora dobbiamo andare tutti verso l’obiettivo comune, ognuno facendo la propria parte. Vedere il San Nicola nelle prime partite dopo la sosta semi vuoto è stato brutto per me conoscendo bene quello che il pubblico di Bari può dare a questa squadra”.
IL CAMPOBASSO – “Io spero che vengano a Bari per proporre calcio, credo che sia nel loro Dna. Dobbiamo stare attenti perché almeno all’andata portavano tanti uomini in fase offensiva, hanno buone qualità e stanno facendo un buon campionato. Temo più queste sfide che quelle con avversari come Avellino e Catanzaro”.
IL FUTURO – “Quello che mi fa andare avanti è il fuoco che ho dentro, ho avuto un brutto infortunio e sicuramente non ci voleva. Continuare? Vediamo, io per prima cosa spero di raggiungere finalmente la promozione col Bari quest’anno. Sto bene e mi piacerebbe continuare, dà fastidio sentire chi ti etichetta come ‘anziano’ a 37-38 anni. In ogni caso vivo alla giornata e poi si vedrà”.