I migliori e peggiori tra i biancorossi nel derby con il Foggia
Dieci gare, ventiquattro punti. Il Bari si ritrova ancora in vetta alla classifica ma deve fare i conti con il riavvicinamento del Catanzaro, ora a quattro punti dalla formazione biancorossa. Contro il Foggia, il Bari ha faticato non poco, gettando alle ortiche il vantaggio accumulato nel primo tempo.
CHI SALE:
MAITA – La rete è facile facile e corona una prestazione più che positiva, l’ennesima da inizio campionato. L’abito da play sembra stargli, gara dopo gara, sempre meglio. Anche nei momenti di maggiore difficoltà del Bari riesce a emergere.
MARRAS – L’uomo dei derby: dopo il Monopoli, Mignani lo sceglie nuovamente come titolare. Il numero 30 non tradisce le attese: vivacità e verve per l’attacco biancorosso che, però, non riesce ad abbattere totalmente il muro rossonero. Ci mette la fantasia e il solito sacrificio.
MALLAMO – Ancora titolare vista l’indisponibilità di Scavone: tantissima legna in mezzo al campo, tra i mediani del Foggia che hanno corsa e quantità a gogò. Molti anche gli inserimenti, poco fortunati. Propizia la rete di Maita, seppur in modo piuttosto casuale.
CHI SCENDE
D’ERRICO – La sua peggiore prestazione da quando è arrivato in Puglia. Gli riesce davvero poco, ed è anche nervoso: nel primo tempo battibecca anche con Terranova. Nel secondo tempo sembra avere margini di crescita ma quando ha l’occasione per infilare il raddoppio, spreca. Pochi minuti dopo, il cambio inevitabile e la rete del Foggia.
TERRANOVA – Ha tenuto molte volte il Bari a galla, nel derby commette l’errore fatale: scivola, così da permettere a Ferrante di superarlo e fulminare Frattali. Aveva provato anche il tris consecutivo personale ma il braccio di Ferrante (in piena area) gli ha negato una probabile gioia personale.
CHEDDIRA – Questa volta non ci sono reti divorate ma soltanto un certo senso di impotenza. Ingabbiato tra le strette maglie rossonere è costretto a giocare tante volte spalle alla porta. Combatte ma dalle parti di Alastra incide davvero poco.