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Bari, Carrera: “Ripartiamo dal primo tempo di Terni, dobbiamo abituarci a vincere”

Il tecnico biancorosso presenta in conferenza stampa la partita di mercoledì contro la Casertana. “Antenucci? Contro i rossoverdi non ho voluto metterlo mezzala”

Ancora poco più di 24 ore e sarà tempo di Bari-Casertana. Mister Carrera, alla vigilia dell’incontro, si proietta sulla sfida del “San Nicola” in conferenza stampa

SULLA RIMONTA SUBITA A TERNI. “E’ una questione di abitudine a vincere, vincere non è semplice. Bisogna avere cattiveria agonistica e mente fredda nei momenti chiave del match. Mai farsi giocare dagli eventi”. 

SUI POSSIBILI CAMBI. “Sicuramente qualcosa cambierò, vediamo come stanno i giocatori. Bisogna ripartire dal primo tempo, ma non come modulo di gioco, ma come atteggiamento esibito”. 

SU CELIENTO. “Celiento sta facendo lavoro a parte, non è ancora ristabilito al 100%. Non ho ancora visto né lui né lo staff medico, valuteremo se potrà essere convocato”. 

SULLA CASERTANA. “La Casertana arriva da un momento positivo nonostante la sconfitta con il Bisceglie, è una squadra da non sottovalutare che ha messo in difficoltà anche la Ternana. Gioca un buon calcio, fatto di ripartenze. Come in tutte le partite, ci saranno delle insidie, noi dovremo essere bravi a rimanere in partita fino alla fine. Dobbiamo abituarci a vincere”. 

SUI GOL FATTI E SUBITI. “Abbiamo fatto pochi gol, ma abbiamo creato tante situazioni. Nel calcio basta poco per creare gli eventi e per far girare il tutto, Dobbiamo continuare a lavorare, evitando errori il più possibile. Tutti i gol presi sinceramente nascono da nostri errori, dalla nostra mancanza di concentrazione in tutti i momenti. Dipende solo da noi, non dagli altri”. 

 SULL’ESCLUSIONE DI ANTENUCCI. “E’ stata una scelta tecnica, giocando contro la Ternana avevo bisogno di un centrocampo meno tecnico e più di corsa. Avrei potuto metterlo mezzala, ma lo avrei messo in difficoltà. Non è il suo ruolo, ne ho parlato con lui”. 

SULLA PRESSIONE. “Essere obbligati a vincere non è facile, forse c’è un pizzico di timore di non riuscire a farlo. Questa cosa qui, però, può essere solo dannosa. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, non agli altri, scendendo in campo sereni e tranquilli. Pressioni ce ne sono ovunque, fa parte del calcio. Se siamo qua, è per portare il Bari in alto”. 

SULL’ASTINENZA GOL DEGLI ATTACCANTI. “Non importa se fa gol Cianci o Antenucci o D’Ursi, ciò che conta è che la squadra crei. Dobbiamo essere più cinici sotto porta, lo dico spesso a loro. Non è facile in ogni partita costruire quattro o cinque occasioni da gol”. 

SULLA SERIE C. “Mi aspettavo questo, ci sono squadre che giocano un buon calcio e hanno cattiveria. Quest’ultima è una componente fondamentale in ogni categoria”. 

SULLA PANCHINA CORTA. “Non abbiamo una panchina lunga, ogni partita abbiamo cinque o sei giocatori della Berretti. Questo potrebbe essere un problema, ma non è un alibi”. 

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3 anni fa

Carrera……Mazz e Panell…fann i figli bell…svegeliali 3/4 si salvano il resto dorme

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