L’attaccante napoletano è risultato ancora decisivo nell’ultima sfida, riagguantando la Cavese con un preciso colpo di testa
Era successo contro la Turris, si è ripetuto contro la Cavese; evidentemente Eugenio D’Ursi, nato a Napoli, deve avere un conto aperto con le compagini campane. È stato ancora una volta lui, infatti, a evitare quella che sarebbe potuta diventare la seconda sconfitta interna stagionale (l’unica risale al match contro la Ternana).
Nella sfida ai corallini aveva ristabilito la parità con un bolide sotto l’incrocio dopo tante occasioni sprecate dai compagni, mercoledì ha siglato con un colpo di testa da centravanti puro, raccogliendo il morbido traversone di Sarzi Puttini. Seppur dopo una gara per niente brillante, D’Ursi ha nuovamente “salvato” il Bari, anche se il punto conquistato contro la Cavese non può essere accolto con entusiasmo viste le ambizioni della società di Luigi de Laurentiis e la caratura dell’avversario.
Il quinto centro personale in campionato rilancia la candidatura di D’Ursi tra i tiolari nelle prossime sfide decisive per la permanenza di Gaetano Auteri, traballante sulla panchina biancorossa. Il tecnico di Floridia si affiderà probabilmente ancora a lui vista l’assenza di Cianci e la scarsa vena di Candellone. D’Ursi c’è, ma, da oggi in poi, oltre al Bari, potrebbe salvare anche il suo tecnico. E si parte proprio contro la Viterbese, già punita all’andata e nello scorso campionato.
Il nostro grande simeri ????