Si conclude il nostro viaggio nell’anno solare biancorosso: la partenza lanciata, le prime sconfitte e i casi di covid. Fino alla beffa di Palermo.
Si conclude il nostro viaggio nel 2020 del Bari con l’esame dell’ultimo trimestre, trascorso in un campionato senza soste tra illusioni ed imprevisti.
Ottobre: quell’effimera idea di dominare
Dopo il successo di Francavilla, il Bari infila altri tre successi (contro Cavese e Viterbese in trasferta, con il Catania in casa) e due pareggi (contro Teramo e Monopoli). Non è un rendimento da record, ma la marcia procede sicura. La Ternana non ha ancora innestato il turbo ed i Galletti si illudono di poter dominare il girone. Senza qualche scricchiolio che pure si evidenzia.
Novembre: mese da dimenticare con due sconfitte ed il covid
I timori si materializzano già il primo novembre con l’inatteso stop di Foggia, al culmine di una pessima prestazione. Il successivo successo contro la Juve Stabia arriva al termine di una settimana contraddistinta dall’incubo coronavirus: emergono tre positività, ma alla fine è confermata soltanto quella di Minelli che vede la sua stagione fermarsi d’improvviso. Prima del match di Potenza (vinto 4-1) è contagiato pure Auteri che non va in panchina nè in Basilicata, nè nel match interno con la Ternana che segna la prima svolta della stagione. Gli umbri vincono e prendono il largo in classifica. Quantomeno, Auteri si negativizza e torna alla guida della squadra già del seguente match vinto a Caserta.
Dicembre: l’inseguimento alla Ternana, senza accorciare le distanze
Per il Bari comincia quindi un nuovo torneo all’inseguimento della capolista, ma la Ternana infila addirittura 12 vittorie di fila, mentre i biancorossi a dicembre vincono tre volte e pareggiano due concludendo l’anno solare a sei punti dalle fere. La sfida di Palermo, ultima del 2020, è la fotografia perfetta dell’anno del Bari: vantaggio, match che sembra in pugno e gol subito all’ultimo secondo. La nemesi di dodici mesi che hanno mostrato ciò che a lungo si è agognato e che puntualmente è sfumato sul filo di lana. Meglio voltare pagina, allora. Il 2021 dovrà essere l’anno del riscatto. Senza margine d’errore.
