L’ex numero dieci biancorosso invita l’attaccante molisano a mettere da parte le polemiche e pensare a fare bene sul campo. Le critiche, spiega Maiellaro, fanno parte del calcio
“Bisogna vestire i panni della Serie C, sacrificarsi, lottare contro tutto e tutti e lavorare. Ma se sei quella con maggior blasone è chiaro che tutti ti daranno addosso, quindi bisogna lasciar perdere le chiacchiere e lavorare. Non sarà facile anche perché all’inizio del campionato tutti pensavamo che a questo punto il Bari fosse al posto della Ternana. Ma bisogna lottare, polemizzare poco ed essere positivi”. L’ex biancorosso Pietro Maiellaro, con la sua solita schiettezza, spazza via ogni discussione e va dritto al punto invitando i giocatori del Bari a pensare solo a giocare e lavorare per migliorare.
L’ex numero dieci del Bari commenta su Radio Selene il gesto polemico di Mirco Antenucci dopo il gol segnato al Catanzaro: “È stata una cosa che non mi è piaciuta perché la gente spera che sia lui a portare la bandiera biancorossa più in alto possibile. – dice Maiellaro – Lui ha fatto la Serie A, ha più esperienza di tutti e dovrebbe essere vaccinato alle critiche. Il Bari ha sempre avuto giocatori importanti e da Antenucci è normale aspettarsi il meglio. Ma lui non deve reagire in questo modo alle critiche. Dico ad Antenucci di fare il suo dovere, di fare i gol perché alla fine dei conti sei retribuito nella giusta misura per questa categoria, la gente si aspetta che tu segni e basta”.
Emblematica circa le critiche mosse sulla squadra è stata la sfida contro la Ternana, prova importantissima ma fallita dai biancorossi: “Io ho fatto due campionati in serie C e li ho vinti entrambi. Vincere gli scontri diretti è difficile, lo so bene. Ma per lo meno non bisogna perderli perché in questa maniera mantieni le distanze e puoi giocartela diversamente. Ora però serve mantenere questa distanza con la prima e se lo fai saranno determinanti le prime 6/7 giornate del girone di ritorno”.