Il presidente della Lega Pro ha risposto e commentato alle esternazioni del tecnico del Bari in conferenza stampa
Venerdì mattina nella conferenza stampa pre-partita di Bari-Catanzaro, l’allenatore dei Galletti, Gaetano Auteri, ha portato all’attenzione delle presunte anomalie legate al calendario della Ternana, che per motivi televisivi gioca spesso in anticipo rispetto ai biancorossi, traendo secondo il tecnico siciliano un vantaggio da questa situazione.
Attraverso un’intervista concessa al Corriere dello Sport, Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha rivelato di aver girato le dichiarazioni del tecnico biancorosso alla Procura Federale, non mancando di rifilare un’evidente stoccata allo Special One di Floridia: “Devo dire che avendo l’allenatore sollevato un serio interrogativo sarebbe stato più credibile se, invece che dichiarare, avesse lui fatto il passo presso la Procura federale o la Procura della Repubblica”.
Ghirelli non entra nel merito della questione Ternana ma parla in linea generale: “Spiego come funziona il principio degli anticipi. Innanzitutto, giocare il sabato a rotazione tocca a tutti. Poi, ci sono le eccezioni, ovvero le intese fra le due squadre interessate al match: se si mettono d’accordo e chiedono l’anticipo la Lega Pro lo concede. Non abbiamo mai detto no a nessuno, qualche settimana fa gli anticipi del sabato complessivamente sono stati ben tredici. Secondo particolare, proprio questa settimana il Bari e il Catanzaro hanno chiesto e ottenuto l’anticipo dell’orario di inizio della gara”.
Dopo la segnalazione di Ghirelli, Auteri dovrà rispondere delle sue parole davanti alla Procura della FIGC: “Dato che non lo ha fatto Auteri, ho pensato di farlo io: le osservazioni che l’allenatore del Bari ha esternato a mezzo stampa le ho girate alla Procura federale. E in quella sede eventualmente spiegherà tutto”.
Quella di Auteri, secondo il numero uno della Lega Pro, è un’affermazione sbagliata: “Il discorso anticipi delle gare di campionato e lineare ed è a disposizione della società in base alle proprie esigenze. Di tutte le società. Il solo elemento ostativo si creerebbe nel caso in cui dovessero tutti chiedere di giocare il sabato e non potremmo dire sì per via del degli slot televisivi ma una situazione del genere non si proporrà mai”.