L’ex attaccante napoletano ha vestito sia la maglia dei pugliesi sia quella dei campani: “Il pareggio non serve a nessuno, ma la classifica non inganni: i rossoblu valgono più del penultimo posto”.
“Casertana-Bari è diventato un match di fuoco: nessuno può sbagliare”. Parola di Antonio Floro Flores. Il 37enne ex attaccante ha vestito la maglia biancorossa e quella rossoblu: sono state le ultime tappe di una gloriosa carriera con oltre 60 le reti in serie A in quasi 300 presenze. “Casertana e Bari – racconta alla Gazzetta del Mezzogiorno – hanno un tratto distintivo nella mia carriera: non si sono concluse come speravo, nonostante abbia ricevuto un affetto commovente dalla gente. I problemi fisici sono stati un freno a volte invalicabile. A Bari c’era un grande potenziale: ottime squadre sia nella prima stagione, sia nella seconda. Sono arrivato a gennaio 2016: partii benissimo, poi mi procurai un grave infortunio muscolare e mancai nel rush finale verso i playoff. Volli, però, fortemente tornare, lavorai sodo e riuscii a recuperare la migliore condizione. Il tecnico era Fabio Grosso, non mi dette molto spazio: una scelta che rispettai, pur non condividendola. Il gruppo era forte: potevamo vincere i playoff, ma la penalizzazione di due punti per i guai societari condizionò gli spareggi promozione. A Caserta, invece, praticamente non ho mai visto il campo: perciò, ho deciso di chiudere con il calcio giocato. Non era giusto prendere uno stipendio che non meritavo”.
Quindi, ecco la previsione sulle prospettive biancorosse e sulla sfida in programma domenica: “Il Bari aveva una squadra fortissima fin dallo scorso anno, ma il cambio di tecnico ad inizio stagione ha fatto perdere tempo e punti preziosi. La situazione attuale è diversa: la sconfitta contro la Ternana pesa, ma il distacco non è irrimediabile. Certo, i margini di errore sono ridottissimi fin da ora. I biancorossi farebbero un gravissimo errore a pensare che la trasferta di Caserta sia in discesa. I rossoblu hanno un complesso interessante, con giovani bravi: secondo me, è una compagine che vale i primi dieci posti, certo non la zona retrocessione. Hanno patito un po’ di cambiamenti sul piano societario e l’infortunio di alcuni big, come Castaldo. Il pareggio non serve a nessuno: la Casertana sarà aggressiva, metterà il cuore oltre l’ostacolo pur di rilanciarsi. Contro il Bari, peraltro, tutti giocano la partita della vita. Certo, sul piano dei valori, la truppa di Auteri è di un altro livello”.