Il presidente della prossima avversaria dei biancorossi mantiene un profilo basso ma sa di avere un’arma micidiale nella sua rosa
Prossimo avversario del Bari, domani sera alle 20.45 allo stadio “Viviani”, il Potenza del presidente Salvatore Caiata vuole essere la conferma del campionato in corso dopo il ritorno in Serie C, l’anno scorso, a dieci anni dall’ultima stagione in terza serie. E lo fa con un’arma in più in attacco, Pietro Cianci: “Secondo me è un giocatore che ha poco a che fare con la Serie C, potrebbe e dovrebbe giocare in altri campionati. Sta maturando in pieno a 24 anni e questo exploit era inevitabile: lui è forte fisicamente, di testa e con i piedi. Credo sia il prototipo dell’attaccante moderno che anche in Serie A tutti gli allenatori vorrebbero mettere al centro dell’attacco”, ha detto il patron dei lucani in una lunga intervista a Radio Selene.
Dall’altra parte arriverà il Bari, fresco della vittoria contro la Juve Stabia e determinato a proseguire il recupero della prima posizione in classifica: “Noi viviamo la partita con molta serenità. Siamo partiti dalle soglie dell’Eccellenza e l’anno scorso venire a giocarcela alla pari con il Bari al San Nicola è stata una bella soddisfazione. Bari è la squadra protagonista per eccellenza, la candidata numero uno alla promozione. La viviamo con serenità e intensità, con la voglia di fare bella figura e battagliare su ogni pallone. Poi se sul campo un avversario più forte ci batte noi sportivamente applaudiamo e rendiamo merito”.
Far convivere campionato e Covid? Lo trovo complicatissimo perché inevitabilmente falsa. Immaginate settimane chiave da affrontare con 10 positivi, come potrebbe toccare al Palermo questa sera contro il Catania. Giocare con gli stadi chiusi penalizza grandi piazze come Bari, Palermo e Catania, stadi dove quando entri in campo e trovi 30mila persona che ti tifano contro senti le gambe tremare. Restare senza pubblico livella tanto i valori in campo.