La squadra di Auteri sembra avere dei punti deboli nei giocatori che ancora non sono entrati a regime tattico e in piena forma partita
La sconfitta contro il Foggia nel derby di domenica scorsa ha lasciato forti segni nei giocatori ma soprattutto nei tifosi del Bari. Perché una sconfitta ci può stare ma in un derby, per di più giocato male, questo viene mal digerito da tutti. Allora c’è da capire cosa sta succedendo a una squadra scelta e selezionata in condivisione con Gaetano Auteri, partita con i favori del pronostico.
Il 3-4-3 di Auteri è ormai il suo “marchio dì fabbrica: organizzazione puntigliosa, atteggiamento costruttivo, arrembaggio sulle fasce, qualità davanti”, sottolinea il Corriere del Mezzogiorno. ma “oggi, di tutto questo, non c’è molto. II reparto offensivo brilla spesso e volentieri grazie al solito Antenucci, ma il contributo degli altri è stato parziale”. In difesa la scelta di schierare Sabbione da centrale non sta pagando come Auteri sperava e dietro di lui Minelli ha dimostrato dì essere più che all’altezza del compito. E con lui Celiento e Di Cesare stanno tenendo bene. “Ecco perché, più della difesa, è la fase difensiva che sembra ancora da oliare”, rimarca il Corriere.
E poi c’è il capitolo centrocampo, sulle fasce in particolare. D’Orazio sembra essersi un po’ spento dopo un ottimo inizio ma sulla sinistra il Bari non ha grandi alternative. E sulla destra Ciofani sta avendo enormi difficoltà. Al suo posto ci sarebbero altri interpreti ma è quasi impossibile esprimere giudizi perché Semenzato di fatto non si è ancora visto e Andreoni è bloccato in infermeria. Così come si sono perse le tracce di Corsinelli. Di certo c’è che Auteri nella prossima gara contro la Juve Stabia mischierà un po’ le carte e, chissà, applicherà dei correttivi anche a livello tattico.