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Giacomarro avverte il Bari: “Una corazzata, ma quei sette attaccanti possono essere un boomerang”

L’ex tecnico del Picerno conosce bene il girone C: “Biancorossi costruiti per dominare, ma la Ternana è forte e rodata. Come farà Auteri a gestire l’abbondanza davanti?”.

“Tutti aspettavamo un girone C grandi firme, invece è un torneo livellato verso il basso”. Non ha peli sulla lingua, Domenico Giacomarro: l’ex allenatore del Picerno conosce bene la realtà del girone centro-meridionale ed esprime la sua opinione sulle prospettive del torneo e del Bari. “Bisogna essere crudi: la pandemia ha distrutto la serie C“, dichiara l’allenatore siciliano alla Gazzetta del Mezzogiorno. “Partite che saltano, contagi che si moltiplicano, è un torneo per ora indecifrabile. Mancano le risorse economiche: troppi club non hanno potuto fare mercato. Realtà che stavano rendendo affascinante lo scorso campionato, ora sono tutt’altre squadre: penso al Monopoli o al Potenza che, da grandi protagoniste, ora dovranno pensare principalmente a salvarsi. O a Catania e Catanzaro che possono ambire ai playoff, ma non vedo attrezzate per la vittoria finale. Il Bari è costruito per ammazzare il campionato. La principale antagonista dei Galletti può essere la Ternana che ha il vantaggio non trascurabile di ripartire dalla struttura dello scorso anno. Terrei d’occhio il Teramo: gli abruzzesi hanno condotto un mercato intelligente, possono provare a giocarsela”.

Giacomarro vede solo due possibili problematiche per il Bari. “La sconfitta di Foggia è stata allarmante, ma non mi aveva convinto nemmeno il primo tempo con il Catania, in realtà. Ma i biancorossi hanno valori troppo alti in ogni reparto perché non emergano alla lunga. Individuo soltanto due ostacoli: il primo sono i sette attaccanti. E’ vero, Auteri ne utilizza sempre tre, ci sono le cinque sostituzioni, tanti turni infrasettimanali. Ma una tale abbondanza di uomini di quel calibro in un solo reparto, può rivelarsi un boomerang: senza la necessaria unità di intenti, qualcuno può appendere il muso. Il secondo è L’assenza di pubblico. Bari porta allo stadio 20mila spettatori che sono un fattore. Ti spingono nel momento di euforia e rappresentano una realtà con cui confrontarsi nei frangenti di difficoltà. Senza pubblico, devi trovare le risorse dentro di te. Tutte le gare sembrano amichevoli e magari è più semplice per una piccola moltiplicare le motivazioni e mettere in difficoltà una big. Esattamente come è riuscito al Foggia nel derby di domenica scorsa. Auteri dovrà essere bravo a isolare la sconfitta come e a limitare il più possibile i passi falsi: Ternana e Teramo corrono”.

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