Nel nuovo Dpcm c’è una sezione che norma la presenza di pubblico all’interno degli impianti sportivi. Ma l’ultima parola spetta sempre alla Regione

Nella notte è stato firmato il Dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Firma arrivata dopo il riscontro dalle Regioni sul testo finale proposto dal governo. Dopo aver approfondito sugli sport amatoriali, professionistici e dilettantistici, il testo prevede anche una regolamentazione dell’apertura degli stadi.

E proprio su questo il Bari dovrà ragionare di concerto con la task force regionale anti coronavirus. Nel Dpcm si specifica, infatti, che la presenza di pubblico è consentita “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori all’aperto”. Oltre a ciò l’impianto dovrà garantire “il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina”.

Ma c’è da specificare che “le Regioni e le Province Autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della Salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome”.