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Bari, la sintonia tra ds e allenatore come requisito fondamentale: l’errore da non ripetere

Romairone sarà il nuovo ds dei galletti, ancora incerto il futuro di Vivarini. Se i piani dei due coincideranno si andrà avanti insieme, altrimenti si volterà pagina a favore di un tecnico che sposi la linea di ds e società

Con l’annuncio di Giancarlo Romairone in qualità di nuovo direttore sportivo atteso nelle prossime ore, inizia a diradarsi la coltre di mistero sul futuro del Bari. Lunedì scorso il dirigente ligure si è liberato ufficialmente dal Chievo, risolvendo il contratto che ancora lo legava al club veneto ed è pronto a prendere le redini delle operazioni di mercato in casa biancorossa. Gli cederà il posto Matteo scala, giovane dirigente che aveva iniziato i suoi incarichi in biancorosso con la carica di team manager, per poi assumere il ruolo di ds dopo aver ottenuto l’abilitazione, e che con tutta probabilità verra ricollocato con un altro ruolo al Napoli.

Una volta annunciato il nuovo direttore sportivo, il Bari dovrà necessariamente sciogliere il nodo allenatore. Quasi sicuramente ci sarà un incontro tra Romairone e Vivarini in cui i due avranno un confronto tout court sul progetto tecnico dei galletti per la stagione 2020/2021, che inizierà il prossimo 27 settembre. Com’è noto l’allenatore abruzzese vorrebbe almeno cinque rinforzi di spessore per ritentare l’assalto alla Serie B, in un Girone C che si preannuncia più agguerrito che mai. Non è detto però che i piani del dirigente ligure corrispondano a quelli del tecnico che ha guidato il Bari dalla sesta giornata fino alla finale play-off persa con la Reggio Audace.

Nel caso in cui le idee di Vivarini e Romairone non dovessero coincidere, sarebbe a questo punto inevitabile un addio del mister originario di Ari. Guai, infatti, a proseguire un rapporto in assenza di sintonia: solitamente, infatti, nel calcio è il direttore sportivo a scegliere l’allenatore. I casi in cui il ds deve lavorare con un tecnico non scelto da lui, che sovente non condivide la stessa filosofia non portano a nulla di buono.

Lo ricorderanno bene i tifosi del Bari, che nella stagione 2016-2017 furono testimoni proprio della situazione poc’anzi descritta: Roberto Stellone fu scelto per guidare i biancorossi direttamente dall’allora amministratore unico Cosmo Giancaspro che successivamente ingaggiò Sean Sogliano come direttore sportivo. Il feeling tra Stellone e Sogliano non sbocciò mai e il tecnico fu esonerato alla 13ª giornata. Al suo posto arrivò Stefano Colantuono che però non riuscì a qualificarsi ai playoff, chiudendo al 12° posto. L’annata, senza troppi giri di parole, fu di fatto fallimentare e il Bari non può permettersi un altro passaggio a vuoto dopo la delusione della scorsa stagione.

Se sarà necessario, bisognerà cambiare guida tecnica, ma in virtù di quanto detto in precedenza relativamente al ds che sceglie l’allenatore, non si può dare per scontato che la preferenza di Romairone ricada su Gaetano Auteri, tecnico dato per vicinissimo al Bari, con cui però il dirigente ligure non ha mai lavorato.

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