Il difensore prelevato dal Pescara non ha mantenuto del tutto le promesse, ma dalla sua ha elasticità tattica e l’assoluta fiducia di Vivarini. Sempre se il tecnico resterà…
Marco Perrotta, la situazione: E’ stato un altro dei super utilizzati. Il secondo nella classifica generale delle presenze dopo Sabbione. E’ stato autore di una stagione sufficiente, ma priva di quegli acuti che sarebbe stato lecito attendersi da uno come lui, proveniente da una categoria superiore. Qualche amnesia di troppo in marcatura, mai la sensazione di essere davvero impenetrabile. Ha segnato due reti, per certi versi indimenticabili: il pareggio a Reggio Calabria che ha mantenuto quel briciolo di illusione di poter acciuffare gli amaranto e il raddoppio con l’Avellino nell’ultimo match giocato al San Nicola con il pubblico.
Possibilità di permanenza: 75%. Ha dalla sua due punti a favore. Innanzitutto, l’elasticità tattica: può essere schierato da centrale puro, terzo a sinistra nella retroguardia a tre e terzino sinistro in quella a quattro. Un difensore con tali doti, fa sempre comodo. Inoltre, ha altri tre anni di contratto con il Bari che dovrebbero renderlo inamovibile. Lo sarà se resterà Vivarini che lo ha lanciato a Teramo e di lui si fida ciecamente. Ma se il coach abruzzese andrà via, sarà valutata anche la sua posizione, visto che in B ha più di un estimatore.
