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Bari, il pagellone finale della stagione 2019-20: i trequartisti

Laribi e Terrani: buona la prestazione del giocatore tunisino che però si è perso nella finale playoff. Ancora troppo acerbo, invece, il giocatore ex Piacenza

Per il gioco di Vincenzo Vivarini la trequarti doveva essere il punto nevralgico del campo. Di fatto però, almeno fino a gennaio, l’allenatore abruzzese ha dovuto inventarsene di ogni per sviluppare meccanismi di gioco per lanciare in porta Antenucci e Simeri. Giovanni Terrani sembrava il giocatore designato a presidiare quella zona di gioco ma troppo spesso è entrato in campo senza il piglio del leader in grado di spaccare la partita. L’arrivo a gennaio di Karim Laribi, però, sembrava aver trovato la conclusione migliore. Il giocatore tunisino ha avuto ottimi guizzi in stagione, perdendosi però proprio nella partita più importante dell’anno.

Giovanni Terrani 5,5: Partito con i favori nel precampionato, Terrani sembrava essere punto fisso del gioco di Cornacchini. In quel iniziale 4231 ha cominciato la stagione anche discretamente. La crisi di risultati di Cornacchini, i frequenti cambi di modulo in poche gare e l’esonero dell’allenatore di Fano hanno poi inficiato sulla sua presenza in campo, diminuendo drasticamente il suo minutaggio. Con la trasferta di Bisceglie però, nella quale sfodera una grande prestazione, Vivarini lo elegge a titolare trequartista nel suo 4312. Una decina di partite in campo dal primo minuto, due gol, ma mai davvero incisivo nelle dinamiche di squadra. Ancora acerbo per gestire una piazza così esigente e forse poca fiducia in se stesso lo hanno portato ad essere seconda scelta in favore del nuovo acquisto Karim Laribi. Buone doti tecniche e tanto potenziale, in questa stagione ancora inespresso.

Presenze: 35 (30 Serie C, 3 Playoff, 2 Coppa Italia). Gol: 2.

Karim Laribi 6,5: Giunto a gennaio come il vero tassello mancante del gioco di Vivarini, Laribi ha subito mostrato le sue eccezionali qualità tecniche inventando gioco per i terminali d’attacco Antenucci e Simeri. Inoltre in campo, nelle prime uscite, ha mostrato tanto impegno e tanta corsa, costringendo a volte Vivarini persino a richiamarlo per contenere la sua foga. Complice il lockdown, però, è arrivato all’appuntamento più importante dell’anno per tutto il Bari e tutta Bari, non è riuscito a confermare le aspettative che la società aveva su di lui, perdendosi man mano nelle tre gare dei playoff e persino sparendo nella finalissima contro la Reggiana. Il Bari non lo riscatterà ed è un peccato che sia finita così perché davvero può essere ancora top player in una Serie C che oltre a forza e grinta può essere vinta con l’estro di un giocatore del suo calibro.

Presenze: 15 (9 Serie C, 3 Playoff, 3 Coppa Italia). Gol: 2.

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