La Bari Calcio
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Coronavirus, Tommasi: “In Serie B e Lega Pro alcune squadre hanno difficoltà a rispettare il protocollo”

Il presidente dell’Assocalciatori fotografa la situazione del calcio in vista della ripresa autorizzato da governo e Figc

Damiano Tommasi, Presidente AIC, intervenuto ai microfoni di “Domenica Sport” su Radio1 Rai, ha parlato di alcune questioni ancora da risolvere prima della ripresa delle attività agonistiche del calcio italiano. Uno dei primi argomenti affrontati è stato quello riguardante la programmazione degli orari delle partite alla ripresa del campionato, ha sottolineato che difficilmente si cerca un confronto su chi in campo ci deve andare, il tema riguarda la tutela della salute e soprattutto le condizioni in cui lo spettacolo in questo caso, ma soprattutto l’attività sportiva dovrà essere svolta. In Spagna si è deciso di giocare dalle 19,15 in poi, qui da noi l’ideale sarebbe il tardo e pomeriggio e la serata perché sappiamo cosa possono essere le temperature della nostra estate. Mi auguro che quello degli orari non sia e non diventi un problema e si facciano le cose in maniera logica, visto che si sta parlando di una situazione particolare: si dovranno giocare partite in un breve lasso di tempo tra una e l’altra, le rose potranno trovarsi in difficoltà, quindi credo che questi piccoli sassolini negli ingranaggi andranno tolti prima che diventino un problema. Mi auguro che si vada verso la tarda serata piuttosto che anticipare al pomeriggio. Se così non dovesse essere, cercheremo di riflettere su quelle che potranno essere le modalità per evitare questo

Secondo il capitano del Brescia Gastaldello, completare il campionato è un’inutile forzatura, non solo per il pericolo contagio del virus ma anche per l’incolumità dei calciatori: “Ci sono tre elementi che condizionano le varie posizioni: il primo è sicuramente la città dove si è trascorso questo periodo e la realtà vissuta, quindi una percezione di pericolo diversa da regione a regione e, di conseguenza, da squadra a squadra. Il secondo elemento è l’esperienza personale: ci sono giocatori che hanno contratto il virus e hanno avuto paura, altri che hanno avuto parenti o conoscenti in difficoltà o addirittura familiari che non c’è l’hanno fatta. Il terzo elemento dipende purtroppo dalla situazione di campionato che si dovrà giocare, squadre che non hanno più nulla da giocarsi e vedono come una forzatura dover riprendere perché queste dodici partite non cambieranno le sorti della loro stagione. Mi preme sottolineare che il tema della ripresa, delle tante partite in poco tempo, delle condizioni ambientali, dell’orario delle partite, così come del contagio, è uno dei tanti rischi che abbiamo cercato di ridurre al minimo con un protocollo ad hoc, così come il tema degli infortuni, e non a caso è stato introdotto per questo periodo la possibilità del quinto cambio”.

Infine Tommasi ha parlato dell’applicazione del protocollo medico sanitario, un aspetto che preoccupa non poco AIC che chiede alla federazione maggiori contrtolli: “La nostra preoccupazione va ovviamente anche alla Serie B e alla Lega Pro: ci sono alcune squadre che hanno difficoltà con il rispetto del protocollo e, ad oggi, non hanno ancora ripreso gli allenamenti di gruppo. Capire quando sarà la data d’inizio significa ridurre il tempo della preparazione e aumentare il rischio degli infortuni. Per quanto riguarda la Serie B, ieri ci siamo sentiti con i rappresentanti e c’è un elemento comune per tutti che è il controllo dell’applicazione dei protocolli: ci sono società che stanno facendo le cose correttamente, altre dove non si hanno le stesse garanzie. L’organo di controllo della Federazione sta girando le squadre ma, a nostro avviso, non è sufficiente o perlomeno deve essere implementato dal controllo strettamente medico dei risultati dei test e della loro calendarizzazione. Dove si stanno facendo le cose in maniera regolare sono ripresi gli allenamenti nella massima sicurezza, ma ci sono squadre dove il protocollo ancora non è stato applicato. La sensazione è che per ripartire tutti alla stessa data è necessario che tutti si mettano in linea con l’applicazione del protocollo e di conseguenza permettere ai giocatori di avere stesse condizioni”.

Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Enzo
Enzo
3 anni fa

Tutte le attività lavorative hanno ripreso a lavorare rispettando il protocollo di sicurezza.
Solo per il Calcio è cosi difficile?
Si parla tanto di ripresa economica ,ritornare alla normalità ,e questi tirano fuori un casino di scuse.
Rassegniamoci che con il covid-19 dobbiamo CONVIVERE ,e riprenderci la vita quotidiana.
Altrimenti è finita.
Avanti tutta!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

vuol dire che si ritirano e così sia

Articoli correlati

Nel dossier dieci città ma la rosa sarà ridotta a cinque...

Secondo il Nuovo Quotidiano di Puglia, ci sarebbe il Brindisi sul calciatore Probabile nuova vita...

Dal Network

Il possibile undici dei nerazzurri in vista della sfida del San Nicola. Rientri importanti in...
L'allenatore della Cremonese ha parlato nel post partita della sfida contro la Bari...

Articoli correlati

La Bari Calcio