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Bari, i nuovi criteri Figc diventano un assist per la B?

In caso di mancata ripresa del campionato di Lega Pro, entrano in scena i requisiti “oggettivi e correttivi”: i galletti ne trarrebbero benefici.

I tre piani della serie C cambiano notevolmente le prospettive del Bari. L’ipotesi di una ripresa a pieno regime del torneo sarebbe la migliore per i galletti che, con un calendario favorevole alla mano, potrebbero difendere il secondo posto per poi cominciare il percorso dei play off dai quarti di finale, affrontando la peggiore qualificata del turno precedente, con gli ulteriori vantaggi di disputare la sfida di ritorno in casa e di accedere in semifinale anche in caso di doppia parità. Tuttavia, pare quasi utopico il ripristino del torneo secondo il regolamento originario. Più percorribile la strada di giocare soltanto i playoff che, però, andrebbero modulati secondo un format dipendente dal numero di squadre partecipanti e, verosimilmente, dall’esigenza di concludere velocemente la pratica con gare secche, ad eliminazione diretta.

C’è, però, una terza via. Ovvero che, per cause di forza maggiore, il campionato non possa proprio ripartire. In tale evenienza, la Figc ha già annunciato che i verdetti saranno emanati secondo criteri “oggettivi e correttivi”. Un capitolo da approfondire, perché il Bari potrebbe trarne indubbi benefici. La Federazione deve ancora annunciare i nuovi parametri che, però, hanno lo scopo di mettere il più possibile tutte le compagini nella medesima situazione. Siamo, quindi, lontani dal moltiplicatore della media punti ponderata che ha svantaggiato il Bari.

La truppa di Vincenzo Vivarini ha innanzitutto disputato più gare rispetto alle candidate dei gironi A e B e, per punti colti sul campo, è comunque la migliore seconda. Ma c’è molto di più. I galletti, rapportandosi alle concorrenti del gruppo B (il divario dal gruppo A è già evidenziato dai 15 punti di vantaggio sulla Carrarese, seconda), in particolare Reggiana e Carpi, ha giocato ben tre match in trasferta in più rispetto alla Reggiana e addirittura quattro rispetto al Carpi. Se si desse un peso anche agli avversari affrontati, allora bisognerebbe tener presente che il Bari ha già affrontato ben sette delle prime dieci in classifica: all’appello mancherebbero soltanto Catania (sesto), Teramo (ottavo) e Potenza (quarto). Il calendario, che peraltro prevedeva cinque gare interne e tre esterne, avrebbe poi riservato ai galletti gli scontri con Vibonese, Bisceglie, Paganese, Rende e Casertana. Percorso ben più impegnativo sarebbe toccato alla Reggiana (che avrebbe dovuto vedersela con Vicenza, Triestina, Modena, Sambenedettese, Cesena e Padova) e al Carpi che sulla sua strada avrebbe incontrato Feralpi Salò, Modena, Triestina e Sambenedettese. Se poi fossero esaminati criteri generali, i biancorossi riceverebbero responsi positivi da bacino d’utenza, stadio e media spettatori, mentre potrebbero pagare qualcosa sullo storico, essendo la Ssc Bari nata solo nel 2018 ed avendo alle spalle la sola vittoria del torneo di serie D dello scorso anno.

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