I tantissimi i voti per il tecnico che più ha caratterizzato la storia del Bari hanno prodotto un ballottaggio. Enrico Catuzzi ha prevalso su autentiche leggende come Bruno Bolchi, Gaetano Salvemini, Giuseppe Materazzi, Eugenio Fascetti, Antonio Conte e Giampiero Ventura. La Top 11 della storia del Bari ha ora la sua guida.
Il voto dei tifosi è sovrano. Enrico Catuzzi è l’allenatore più votato nel sondaggio di Labaricalcio.it sulla Top 11 della storia del Bari. E’ lui quindi l’allenatore dei sogni dell’epopea biancorossa. Catuzzi ha prevalso con il 35,20% delle preferenze. Battuta, quindi, la straordinaria concorrenza di Antonio Conte (29,60%), Eugenio Fascetti (21,60%), Giampiero Ventura (7,20%), Bruno Bolchi (3,20%), Giuseppe Materazzi (1,60%) e Gaetano Salvemini (1,60%).
Vince, quindi, l’allenatore meno vincente tra i candidati, ma senza dubbio il più rivoluzionario. Catuzzi (nato a Parma nel 1946 e prematuramente scomparso a soli 60 anni a causa di un infarto) è arrivato a Bari nel 1978-79 per occuparsi del settore giovanile. Già nel 1979, tuttavia, subentra a Corsini per condurre la prima squadra ad una salvezza in serie B. La storia si ripete nel 1981, subentrando stavolta a Renna. Il suo mito nasce nel 1981-82, quando, confermato sulla panchina biancorossa, porta in prima squadra gran parte della “sua” Primavera, composta in gran parte da ragazzi nati proprio nel capoluogo pugliese. Prende vita, così, la favola del “Bari dei baresi” che nel 1981-82 incanta l’Italia intera con un inedito gioco spettacolare a zona che ha ispirato generazioni di tecnici, tra cui lo stesso Arrigo Sacchi. Quel Bari (anche a causa di evidentissimi torti arbitrali) manca di un soffio una clamorosa promozione in serie A. La favola, però si spegne nel torneo successivo: Catuzzi viene esonerato e la squadra non evita la retrocessione in C. L’allenatore emiliano torna in sella ai galletti nel biennio 1986-88, ma la magia è ormai esaurita ed in entrambi i tornei manca la promozione in A disputando campionati privi di grandi guizzi. La sua storia, però, ed il ricordo della squadra forse più amata dalla città, lo rendono il tecnico ideale del Bari più forte di sempre.
Ho vissuto intensamente quel periodo! Emozioni che neanche il grande Bari di Conte e Ventura hanno dato. Un genio. Un emiliano “barese, dei baresi e con i baresi in campo”. AGNOLIN….senza di te saremmo andati in A e la storia avrebbe sicuramente scritto un’altra pagina!!
Catuzzi
E di Toneatti non si ricorda nessuno?