Il protocollo che la Figc presenterà al Ministro mercoledì prevede controlli intensivi sui giocatori, immediati interventi sanitari e allenamenti scaglionati

Mercoledì la Federazione di calcio italiana presenterà al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e al ministro della Salute Roberto Speranza un piano per la ripresa degli allenamenti. Nessuna data è indicata nel piano ma una serie di passaggi per poter garantire ai giocatori e alle squadre una riattivazione atletica e tattica di gruppo contemporaneamente a una garanzia sanitaria per tutti.

Sono di fatto otto i passaggi previsti dalla commissione medico scientifica della Figc che potrebbe avere una valenza più efficace per le squadre di Serie A, più preparate in termini di strutture ed economicamente più strutturate rispetto ai club delle categorie inferiori. Così come riassunto dalla Gazzetta dello Sport si inizia con la sanificazione sanitaria di tutti gli ambienti. Le squadre, poi, potrebbero ritrovarsi il 4 maggio e fare dei controlli con due tamponi a distanza 48/72 ore. I giocatori e lo staff poi sarebbero divisi in tre gruppi per fare esami specifici. Successivamente tutti i componenti della squadra, dai tecnici ai calciatori, fino ai magazzinieri dovranno vivere in ritiro permanente in un luogo chiuso.

Nella prima settimana si dovrà rispettare il distanziamento sociale ed effettuare allenamenti individuali, poi cominceranno gli allenamenti a pieno regime con tutto il gruppo dichiarato negativo. Se un giocatore dovesse risultare positivo si procederà all’isolamento del calciatore o del membro dello staff e si valuterà la situazione. Solo successivamente, infine, si dovrà trovare un secondo protocollo per la ripresa del campionato.