L’ex centrocampista biancorosso e idolo dei tifosi ricorda i momenti della “meravigliosa stagione fallimentare” con grande gioia e commozione

“A Bari ho cercato di essere me stesso e con una squadra incredibile è stato tutto magnifico. Certo tutto è legato ai risultati che ci hanno seguito in tutto il percorso. Il nostro orgoglio è stato quello di aver fatto tornare la voglia di tifare Bari e questo è stato trasportato negli anni successivi. Bari è una piazza importante che ha bisogno di calcio vero”. L’ex centrocampista del Bari Daniele Sciaudone, in collegamento con Radio Selene per Passione Bari, ricorda con grande gioia ed emozione quei mesi in cui, nella stagione 2013/2014, la società biancorossa, in fase di fallimento, è passata dall’incubo della scomparsa ad un passo dal sogno Serie A.

Impossibile non ricordare la famigerata doppia sfida contro il Latina nella semifinale playoff: “C’è stata una partita col Latina? Non ricordo (ride, ndr). Vincere 2-1 in casa ci avrebbe dato una mano importante ma poi Ristovsky segna un gol che se lo rifà altre 100 volte non ci riesce. Noi ci credevamo davvero, poi al ritorno c’era quel rigore discusso e siamo stati penalizzati dalla classifica alla luce del pareggio finale. Ci credevamo davvero, tanto e avremo sempre questo rimpianto di non essere riusciti a portare a termine un cammino incredibile”.

Sciaudone non ha mai smesso di seguire il Bari. E su tutto il suo amico Simone Simeri: “È bravo, sta facendo un grande campionato, abbiamo vissuto dei giorni felici a Novara e quando ho saputo che sarebbe andato a Bari gli ho detto che andava in una piazza meravigliosa, che si sarebbe trovato molto bene ma che avrebbe dovuto fare tanti gol. Lui ha risposto alla grande, sta facendo benissimo ma purtroppo si sta trovando davanti una Reggina che sta facendo un grandissimo campionato”.