Parola al massimo esperto di diritto sportivo: “I regolamenti devono essere rispettati, a costo di giocare a Ferragosto. La multiproprietà? I De Laurentiis vogliono far grande il club”.
Mattia Grassani, massimo esperto di diritto sportivo, analizza l’attuale situazione del calcio ed i possibili scenari qualora sia possibile riprendere l’attività. Compreso il caso del Bari che proprio il legale bolognese “consegnò” atti alla mano, alla famiglia De Laurentiis, nel luglio 2018, dalle ceneri del fallimento.
“Siamo di fronte ad un flagello senza precedenti nella storia moderna. Il nemico è subdolo, si insinua dappertutto. Al momento non si può pensare nemmeno ad allenarsi, qualsiasi promiscuità appare molto rischiosa. La salute dell’individuo viene prima di ogni obiettivo individuale. Se i campionati fossero davvero annullati, lo sport vivrebbe un lutto tremendo. Ogni manifestazione che non termini naturalmente provoca una serie infinita di conseguenze negative sul sistema sportivo che si pagherebbero in decenni. Se si ripartirà, la scelta migliore sarà concludere i campionati con le stesse regole con cui si sono iniziati. Formule, format, giornate di gara, meccanismi di promozione e retrocessione è auspicabile che non cambino. In qualunque data si ricomincerà a giocare, si può e si deve trovare il tempo per portare a termine i tornei, a costo di giocare a Ferragosto. Molto più alto il prezzo di cambiare le regole in corsa che aprirebbero a contenziosi senza fine. Siamo in un momento eccezionale? Rispondiamo con misure eccezionali e lo spostamento di date, validità di contratti, termini per adempiere alle prescrizioni federali può essere consentito senza particolati contraccolpi. Purchè le proroghe valgano per tutti, dalla Serie A alla terza categoria”.
Ed ecco la riflessione sul Bari, attualmente la migliore seconda dei tre gironi di serie C, sebbene con due gare in più rispetto alle concorrenti dei gruppi A e B. “Se si arrivasse ad un congelamento – afferma Grassani -, la cristallizzazione della classifica aprirebbe molteplici ipotesi ed interpretazioni difficili da risolvere. Certo è che se la fotografia fosse quella della classifica attuale, i galletti avrebbero più di un’opportunità per salire in Serie B. Bari mi ricorda un’esperienza fantastica, vissuta meno di due anni fa a tutto gas con Aurelio e Luigi De Laurentiis. E’ stato svolto un lavoro enorme, da Serie A anche se la ripartenza è stata, purtroppo, in Serie D. E se penso alla gente, poi, mi vengono ancora i brividi. Il progetto barese è vincente: la famiglia De Laurentiis ha fatto una scommessa enorme su una piazza come ce ne sono poche in Italia. Ricordo come fosse oggi quando il Presidente Aurelio mi telefonò, una sera tardi, a fine luglio 2018, e mi disse “Vai a Bari e comprami la società. La faremo grande”. Ora il club è in ottime mani. Luigi ha imparato prestissimo l’arte del manager calcistico, pur venendo da un altro ambito lavorativo, acquisendo grande credibilità all’interno del sistema. Quanto alla Serie A, le norme attuali non consentono il contemporaneo controllo di due club da parte della stessa proprietà, ma molte cose stanno cambiando e la famiglia De Laurentiis non vuole certamente abbandonare il progetto Bari“.
Ogni tanto spunta qualche guru tuttologo. Volare basso no vero???