Un’analisi della misura in cui la decisione del Governo e delle leghe professionistiche potrebbe influire sulle prestazioni dei galletti
Il dcpm del 4 marzo 2020 emanato dal Governo italiano per contrastare l’emergenza legata al coronavirus ha determinato lo stop totale alle manifestazioni pubbliche che prevedano assembramenti di persone. Come conseguenza tutti gli eventi sportivi ad ogni livello, inclusi i campionati di calcio dalla Serie A alla Serie C si giocheranno senza la presenza pubblico, mentre le gare dei dilettanti sono addirittura rinviate a data da destinarsi.
Per il Bari è un duro colpo alla luce del fatto che la squadra ha ottenuto la maggior parte dei punti (31 su 59) al San Nicola, volgendo a proprio favore il fattore del pubblico. Senza il sostegno incessante dei propri tifosi, i galletti potrebbero avere qualche arma in meno e dovranno far leva esclusivamente sulle proprie capacità tecniche e mentali dimostrando di essere superiori ai propri avversari.
Al tempo stesso giocare senza pubblico potrebbe tradursi in un vantaggio quando il Bari dovrà recarsi campi con tifoserie calde come Catanzaro, Vibo Valentia, Teramo e Potenza. Oltretutto, il Bari non sarà l’unica società a giocare a porte chiuse, il provvedimento colpirà tutte le compagini, anche la Reggina, altra squadra che fa grande affidamento sul sostegno del pubblico di casa, riequilibrando i valori delle squadre che andrà ad affrontare. E chissà che non possano aprirsi nuovi scenari nella classifica del Girone C…
Approfittate a fare i lavori al s.nicola