In cinque viaggi del girone di ritorno, i biancorossi hanno puntualmente subito almeno un gol.
Per riprendere a vincere in trasferta, il Bari dovrà imparare a chiudere la porta. Impresa mai riuscita nel girone di ritorno. Un vero peccato perché all’andata i biancorossi avevano brillato proprio per il rendimento esterno, ergendo a squadra che aveva totalizzato più punti in assoluto lontano dalle mura amiche.
Un trend che è cambiato dopo il giro di boa. In cinque viaggi, infatti, sono arrivati altrettanti punti, frutto dei pareggi con Viterbese, Reggina, Monopoli, Cavese e Ternana. Uno score non malvagio se si considera la forza di alcuni avversari, ma insufficiente per puntare al primo posto. Un piazzamento che i galletti sono riusciti a riavvicinare domenica scorsa, portandosi a sette punti dalla capolista Reggina. Per mettere pressione ai calabresi, però, e comunque per blindare il secondo posto, i galletti di qui in avanti non dovranno più perdere un colpo. A cominciare dal pur difficile impegno di lunedì prossimo a Catanzaro, ovvero una delle grandi delusioni del torneo, ma pur sempre con un organico da big. Nel ritorno, peraltro, la truppa di Vincenzo Vivarini ha puntualmente subito reti in trasferta: una per volta a Viterbo, Reggio Calabria e Castellammare di Stabia (con la Cavese), addirittura due a Monopoli e Terni. Basterebbe riprendere il trend dell’andata, quando i pugliesi conclusero ben sette trasferte su dieci riuscendo a mantenere inviolata la porta