Il brand ambassador biancorosso è intervenuto sulle frequenze di Radiobari: “L’ultimo giorno di campagna trasferimenti può offrire grandi opportunità. Tremolada ottimo elemento, Laribi ha grandi valori”.
Ultimo giorno di mercato: la campagna acquisti invernale chiude i battenti oggi alle 20. Il Bari è impegnato su più fronti: trequartista, attaccante, forse anche un centrocampista ed un difensore sono i ruoli identificati per agire. L’ambasciatore dei galletti, Franco Brienza, ha parlato di quanto può accadere sulle frequenze di Radiobari: “L’ultimo giorno di mercato offre sempre opportunità intriganti. La società ha voglia di migliorare ulteriormente: è possibile ancora agganciare qualche giocatore importante. Tremolada? Lui è certamente un profilo in grado di far compiere un ulteriore salto di qualità Certo, capisco le perplessità nello scendere dalla serie A alla C, ma lo spirito deve essere considerare la nostra piazza per quello che è: ovvero, una realtà che non c’entra nulla con questo torneo. E poi a volte fare due passi indietro può servire a compierne tre in avanti”.
Parla anche di chi è partito, l’ex fantasista. “Awua era arrivato con mister Cornacchini che praticava un calcio diverso da quello di Vivarini. Secondo me, resta un ottimo prospetto, non a caso è salito di categoria, andando in B al Livorno. Lo stesso vale per Ferrari: sono certo che, se sarà necessario, la società acquisterà un sostituto dell’argentino. Non dimentichiamo che sono già stati effettuati investimenti di rilievo. Laribi è un top assoluto per la categoria: è vero, mi ha chiesto il permesso per indossare la maglia numero dieci. E’ un ragazzo con valori sani: ha capito che si tratta di un numero prestigioso e pesante da portare sulla maglia di una squadra dal grande blasone”.
Infine, uno sguardo al campionato. “A mio avviso – conclude Brienza – la gara con la Reggina è stata condizionata su ambo i fronti dall’alta posta in palio. Ora, però, concentriamoci sul match contro il Francavilla, sperando che vengano tanti tifosi allo stadio. Un San Nicola pieno sarebbe davvero un’arma in più che nessun’altra compagine può avere”.
