Intervista esclusiva della Gazzetta del Mezzogiorno al portiere biancorosso. “Ci sono i presupposti per ripetere la favola Parma”.
“Sono a Bari perché voglio scrivere un’altra pagina di storia del calcio”. Pierluigi Frattali si confessa in un’intervista esclusiva alla Gazzetta del Mezzogiorno. Svelando obiettivi davvero ambiziosi. “Dispiace moltissimo aver saltato la sfida con la Sicula Leonzio“, afferma. “Eravamo concentrati sul da farsi, ma ci adeguiamo alla posizione della Lega, con la consapevolezza di dover riprendere con determinazione ancora maggiore. Il bilancio dell’andata, però, resta ottimo. Una volta che la Reggina ha accumulato vantaggio, potevamo soltanto puntare al secondo posto e lo abbiamo raggiunto, sebbene in coabitazione con il Potenza, grazie ad una lunghissima serie utile. Purtroppo il destino per la promozione non è più nelle nostre mani, ma dobbiamo farci trovare pronti sia in caso di rallentamento dei calabresi, sia se dovessimo affrontare i play off. Mi piace lo spirito del nostro gruppo, la voglia di aiutarsi l’uno con l’altro che ha generato grande solidità: basti vedere il numero dei gol subiti e le volte in cui la nostra porta è rimasta inviolata. Dobbiamo essere ancora più cattivi agonisticamente, spietati, determinati a vincere su ogni campo. Perché quella è la nostra missione. E mi rivolgo pure a ragazzi come Awua e Folorunsho che devono credere nelle loro doti, al fine di essere determinanti sia giocando dall’inizio, sia entrando nel corso del match”.
Frattali parla poi della sua esperienza. “Devo essere sempre concentrato. E’ il destino di ogni portiere che milita in un club costruito per vincere. Mi è capitato altre volte in carriera: penso di sapermela cavare. Certo, se poi capitano gol come quello di Emerson del Potenza, anche la massima attenzione può non bastare. La scelta di Bari? Ero sotto contratto a Parma: una città in cui si vive benissimo. Ho moglie e due bambine: non era semplice optare per il trasloco. Ma Bari è una di quelle opportunità irrinunciabili per un calciatore. Una grande piazza, un pubblico che ti fa sentire vivo. C’è un progetto serio, farne parte è un onore: devo ringraziare la mia famiglia per aver assecondato questo desiderio. Sì, ci sono tutte le possibilità di ricostruire ciò che ho già realizzato a Parma. Vincere qui sarebbe qualcosa da portarsi dentro per sempre. Inutile nascondere che la serie A è il sogno della città e noi dobbiamo fare di tutto pur di realizzarlo. Ho un vincolo che scadrà nel 2022: diciamo che non dovrei sbagliare un colpo. Bari deve tornare nel calcio che conta perché quello è il suo posto. Ma ora pensiamo all’attualità, a perseguire una promozione che questo gruppo ha tutto per centrare”.