I biancorossi hanno trovato continuità: uno scontro diretto al vertice dirà se gli uomini di Vivarini sono pronti al salto di qualità.
“Come una finale”. L’espressione è abusata. E non vale nemmeno nel caso del Bari che domenica contro il Potenza gioca un match senza dubbio determinante, anche se non decisivo con un girone ancora da disputare. Tuttavia, il derby appulo-lucano dirà comunque tante cose. Innanzitutto, se è vero che la Reggina è molto lontana, un successo permetterebbe ai galletti di agganciare quantomeno il Potenza stesso, guadagnando terreno in una classifica che non è variata più di tanto, malgrado dodici risultati utili di fila. Se le prime cinque del girone C continuano a viaggiare a questi ritmi, è fin troppo facile intuire il peso degli scontri diretti.
In secondo luogo, finora i biancorossi sono imbattuti con le big annunciate: successi con Ternana e Catanzaro, pareggi con Reggina, Monopoli e Catania. Ergo, un successo darebbe un enorme segnale al torneo. Terza considerazione: Di Cesare e compagni devono alzare la marcia in casa perché il rendimento al San Nicola è, numeri alla mano, non da squadra che ambisce a grandi risultati. Quale occasione migliore per invertire la tendenza? Insomma, ci sono tre buoni motivi per considerare Bari-Potenza un match verità. Se i galletti se lo aggiudicheranno, quantomeno rilanceranno l’ambizione di arrivare secondi, ovvero la migliore posizione possibile in chiave play off, comunque mantenendo un occhio alla Reggina capolista. In caso contrario, potrebbe complicarsi persino la lotta alla seconda piazza. In un match così delicato (da Potenza arriveranno moltissimi tifosi) è lecito chiedere pure una grande partecipazione di pubblico. Il Bari ne ha bisogno.
Sapete se ci sono sconti x donne e ragazzi
VINCA IL MIGLIORE….FORZA BARI.