Il capitano biancorosso è intervenuto in conferenza stampa dopo aver raggiunto le 100 presenze in biancorosso
A Bisceglie ha festeggiato al meglio il traguardo delle 100 presenze con la maglia del Bari segnando il terzo goal con cui i biancorossi hanno sconfitto i propri avversari nel derby. Valerio Di Cesare, intervenuto in conferenza stampa ha parlato con orgoglio del traguardo raggiunto al Ventura: “Queste 100 presenze fanno piacere perché sono riuscito a ottenerle in meno di 3 anni, quindi vuol dire che ho giocato tanto. Il Bari è la squadra in cui ho giocato di più, è una cosa a cui tengo. Raggiungere le 400 complessive? Per ora non ci penso. Voglio finire bene quest’anno, poi ho un altro anno di contratto. Voglio solo pensare a far bene e raggiungere quest’obiettivo che abbiamo bene in testa”.
Il Bari è la squadra in cui ha giocato di più ma il difensore romano conserva bei ricordi in parecchie delle piazze da cui è passato: “Ho bei ricordi ovunque sono stato, specie a Torino a Parma dove abbiamo vinto ma sono stato bene anche a Brescia, Vicenza, Mantova. Qual è stata la partita meno bella? Sicuramente quella col Novara del mio primo anno a Bari. Quell’anno facemmo una grande stagione, putroppo poi con Paparesta vennero a mancare i soldi e dovemmo vendere i giocatori. Resta rammarico. La più bella? Spero debba ancora arrivare”.
Sui social network l’affetto per il capitano è stato manifestato trasversalmente da compagni e tifosi: “La cena già l’ho pagata. Ringrazio i compagni, i messaggi sono stati tutti belli e mi hanno fatto piacere, siamo un bel gruppo”. L’anno scorso Di Cesare mise a segno 7 goal in campionato, in questa stagione è a quota 2, dimostrando di non aver perso il vizio e a chi gli chiede se ora punta a raggiungere le 10 reti in biancorosso risponde: “Il mio obiettivo si chiama 26 aprile (finale di stagione ndr), dall’anno scorso. Lo sapevo che questo sarebbe stato l’anno più difficile. Vincere quest’anno vorrebbe dire aver vinto una scommessa. Scendere in D per me non è stato semplice”.
Tra i sogni promozione e la realtà, tuttavia, c’è un ostacolo chiamato Reggina, squadra che ha un vantaggio di 8 punti sui galletti ed è ancora imbattuta dopo 14 giornate: “Non dobbiamo pensare a loro, stanno facendo un grande campionato, gli vanno fatti solo i complimenti, dobbiamo guardare a noi stessi. Ci mancano punti come quelli con la Vibonese, dobbiamo continuare a seguire le indicazioni del mister che secondo me ci porteranno lontano”. E chissà che il nuovo modulo non possa dare ulteriori stimoli: “Il nuovo assetto? Cambia relativamente, anche quando giocavamo a tre difendevamo a quattro come vuole il mister”.
Di Cesare è poi tornato sul suo sfogo appena alla prima giornata dopo la vittoria di Lentini contro la Sicula Leonzio: “La mia fu un’arrabbiatura in quel momento volevo difendere allenatore e compagni, forse ho sbagliato il modo, sono venuto un po’ agitato ma secondo me era folle criticare prima dell’inizio del campionato. Ce l’avevo con la stampa. Mi sembravano critiche eccessive. Nell’arco di un campionato possono starci dei momenti bui. Con Avellino e Vibonese abbiamo sbagliato a non applicare i dettami del mister. In una partita l’errore individuale ci sarà sempre, sbagliano anche i migliori. Dobbiamo fare di più, non solo io e Antenucci, ci sono tanti altri giocatori come Scavone e Frattali che possono aiutare i più giovani”.
Da qui a gennaio restano solo 6 partite in cui il Bari dovrà fare del suo meglio per ottenere più punti possibili: “Non c’è nessun patto tra noi: entriamo in campo per vincere ogni partita. Ne mancano 6 alla sosta dobbiamo cercare di vincerle tutte. Dopo la sconfitta col Francavilla non è cambiato niente. Anche prima entravamo in campo per vincere”. Vincere a partire dalla traserta in casa della Paganese, già affrontata in Coppa Italia di C e battuta 3-2, un precedente che per Di Cesare non fa testo: “Contro la Paganese era calcio d’agosto, non conta, troveremo un’altra squadra rispetto a questa estate”.
