Il centrocampista del Bari non sarà della sfida contro la sua ex squadra per via dell’infortunio che lo costringe ai box da inizio stagione
Avrebbe voluto esserci per la sfida contro i suoi ex compagni e invece gli toccherà guardarla dall’esterno. Michael Folorunsho, arrivato al Bari all’inizio di quest’estate, sarà uno dei due biancorossi che salterà la sfida contro la Virtus Francavilla, la squadra che l’ha lanciato nel professionismo dopo il settore giovanile con la Lazio.
Straripante fisicamente e dotato di un gran tiro dalla distanza, Folo è uno di quei calciatori sui quali la dirigenza biancorossa aveva puntato tanto. Sfortunatamente a complicare i piani del Bari e del ragazzo è subentrato un problema al ginocchio che ha richiesto un intervento di pulizia articolare: “È stata una mazzata – racconta a La Gazzetta del Mezzogiorno -. Sognavo un avvio di stagione scintillante, avevo tanto immaginato l’esordio in campionato al San Nicola. Sto vivendo una situazione nuova per me perché non avevo mai subito infortuni lunghi”.
Il classe 1998 ad ogni modo non dovrebbe essere troppo lontano dalla ripresa delle attività: “Il peggio ormai dovrebbe essere alle spalle. Continuo a seguire un programma di recupero dopo l’operazione in artroscopia al ginocchio. Entro un mesetto al massimo dovrei poter lavorare a pieno regime”. Domenica i suoi compagni saranno di scena contro la squadra che gli ha fatto assaggiare per prima il calcio dei grandi: “Sarò sempre grato alla Virtus Francavilla: hanno creduto in me quando la Lazio non mi ha tesserato nonostante il buon rendimento in Primavera”.
Poi un monito ai compagni che scenderanno in campo al Giovanni Paolo II domenica: “Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia. Stare attenti in particolare in difesa, a non subire goal, perché rimontare su un campo stretto e con pochi spazi non sarebbe facile”.
Infine sul valore del Bari e sugli ostacoli che sta trovando la squadra, Folorunsho si mostra fiducioso: “Non stiamo esprimendo appieno le nostre qualità ma era facile da prevedere perché siamo un gruppo nuovo. Ogni squadra vive un frangente di difficoltà: a noi sta toccando ora. Tuttavia, sono sicuro che ne verremo fuori alla svelta e troveremo il modo di diventare protagonisti”.