
Al tecnico non è piaciuto l’atteggiamento della squadra, soprattutto per quanto visto in fase d’attacco
La prima, inaspettata, battuta d’arresto della stagione apre tante interrogativi su quello che sarà il campionato del Bari. I biancorossi partono tra i favoriti ma, visto come ha giocato oggi l’Avellino, è evidente che per vincere il torneo dovranno fare molto di più di quanto mostrato al Partenio-Lombardi.
“Abbiamo faticato, siamo andati in sofferenza dal punto di vista fisico anche se non abbiamo subito troppe occasioni – le parole di Cornacchini nel dopogara – Se questa partita fosse finita zero a zero credo che nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Abbiamo perso, non è successo niente di grave, sono deluso ma questo è il calcio, guardiamo avanti e continuiamo a lavorare. Nel primo tempo abbiamo faticato a trovare la profondità, siamo stati un po’ lenti nelle giocate e a trovare le soluzioni migliori. Le proteste nel finale? C’è stato un fallo di mano nell’area di rigore dell’Avellino che non ci è stato fischiato. Secondo noi era simile a quello di Perrotta per il quale è stato assegnato il rigore all’Avellino. Abbiamo chiesto all’arbitro i motivi di questa differenza di vedute”.
“Ero consapevole che avremmo potuto avere dei problemi – ha proseguito il tecnico – Rispetto alla Paganese abbiamo giocato meno bene. L’Avellino difendeva a cinque, avevamo alcuni giocatori come Schiavone a corto di condizione, ho provato Corsinelli a sinistra, ho provato il tandem Antenucci-Simeri. Ho capito tante cose su cui dovrò lavorare. Ci vuole del tempo per creare una squadra forte. Domenica per fortuna inizia il campionato, vedremo se ci sarà una reazione o meno. Certo è che anche quando si vincono i campionati è impossibile non perdere mai”.
