
Fantantonio torna a parlare della sua città natia in un’intervista al settimanale Sportweek
Ha diviso schiere di critici, spaccato tifoserie, irriso avversari con numeri di alta scuola, litigato con allenatori e compagni di squadra. Antonio Cassano non è mai stato un tipo banale, sia dentro che fuori dal campo. Fantantonio è stato l’emblema del paradigma genio e sregolatezza. Un calciatore dotato di un talento immenso ma che non è mai riuscito veramente a dimostrare tutto il suo valore per una serie di atteggiamenti che ne hanno condizionato negativamente la carriera. Il 37enne ex fantasista biancorosso è tornato a parlare del suo rapporto con Bari e il Bari nel corso di un’intervista al settimanale Sportweek.
“Bari non è assolutamente una ferita aperta. E’ la città in cui ho vissuto la mia infanzia in un certo contesto ambientale e credo che anche questo, assieme al mio talento, mi abbia dato la forza per diventare un campione. Mia madre vive con me a Genova, sono andato via 20 anni fa e non sono più tornato a Bari, ma auguro alla squadra e ai tifosi di tornare presto in Serie A: se lo meritano e ne sarei felice” ha dichiarato.
