Il 23 dicembre si affrontano le più grandi città del girone C. Iniziamo la maratona che ci porterà al big match dell’antivigilia di Natale
Lo scontro tra Palermo e Bari è senza dubbio il più affascinante del girone C. Si affrontano due compagini che insieme contano quasi 70 campionati di serie A, si confrontano due delle principali realtà del Meridione. A tutte gli effetti, due intruse in serie C: eppure, i rispettivi fallimenti hanno costretto entrambi i club a ripartire dalla D e quindi a passare dalla Lega Pro. In molti pensavano che sarebbero stati biancorossi e rosanero a giocarsi la promozione diretta. Per ora, il campo sta dicendo diversamente. Scopriamo, però, pregi e difetti del Palermo.
Il momento
Il torneo del Palermo è stato scandito da una violenta ondata di Coronavirus che ha costretto al rinvio di ben quattro gare ed al conseguente tour de force per recuperare. Il bilancio attuale è in perfetto equilibrio: quattro successi, altrettante sconfitte, cinque pareggi, 16 reti realizzate, 16 subite. Un andamento che vale la decima posizione, l’ultima utile per acciuffare i playoff. Ma l’apparenza non deve ingannare: la compagine rosanero ha mezzi per risalire la china.
Il punto di forza
La forza d’animo. I numeri parlano chiaro: il Palermo al momento magari non vale le prime, ma al contempo è una compagine che ha saputo rialzarsi dalle difficoltà, recuperare terreno e riproporsi. Ha imparato a soffrire, a portare a casa risultati anche in condizioni estreme. E questo fattore può costituire il più ampio margine di crescita per il futuro.
Il punto debole
Se ti chiami Palermo, ci si aspetta un attacco degno di una nobile tradizione. Invece, finora non c’è stata l’impronta di un vero bomber: Saraniti ha segnato 4 reti, i compagni di reparto sono stati un complemento non ancora all’altezza delle attese.
La stella
Non mancano i nomi pesanti tra i rosanero. Ma nell’ambiente Bari l’uomo più atteso sarà senza dubbio Roberto Floriano, un ex particolarmente amato per essere stato grande protagonista della promozione biancorossa dalla D alla C. Lo scorso anno non si è ripetuto sui suoi livelli ed è stato ceduto a gennaio, lasciando in tutti un bellissimo ricordo.