Il centrocampista biancorosso analizza quelle che sono le particolarità del nuovo allenatore dei galletti e spiega le sue sensazioni

È ormai uno dei capisaldi del centrocampo biancorosso e uno degli idoli della tifoseria del Bari. Zaccaria Hamlili, intevistato da RadioBari, spiega com’è lavorare con il nuovo allenatore del galletto Gaetano Auteri. Come aveva fatto Raffaele Bianco prima, anche Hamlili ha notato una ricerca nell’intensità e da parte dei giocatori c’è una risposta “sia per il lavoro atletico che quello di forza. Con Auteri c’è stato un impatto positivo, lui conosce la categoria e ha sempre fatto bene nel girone C. Ora noi dobbiamo solo pensare ad allenarci perché sono convinto che raccoglieremo grandi risultati”.

E proprio a partire dal modulo di base preferito da Auteri, il 343, il centrocampista potrebbe essere uno dei probabili titolari. Perché potrebbe integrarsi alla perfezione: “Io personalmente – spiega – penso solo a seguire gli ordini di Auteri e a seguire quello che mi dice. Nelle partitelle che stiamo facendo a fine allenamento lascia libertà di tocco agli attaccanti mentre al resto della squadra chiede massimo uno o due tocchi e tanto movimento. A noi centrocampisti in particolare, ma in realtà a tutti, chiede tanto sacrificio”.

Quasi sicuramente la prossima stagione inizierà senza pubblico sugli spalti: “Fa sempre piacere avere i tifosi al nostro fianco ma purtroppo queste sono le restrizioni e dobbiamo adattarci. Io sono alla mia terza stagione a Bari e mi sento molto legato alla piazza e alla società. E per questo non è stato facile digerire la batosta della finale, dove non eravamo del tutto noi, ma ora pensiamo a ripartire da quella sconfitta e mettere in campo più rabbia e determinazione. Quest’anno sarà ancora più difficile perché ci sono molte rivali ma siamo consapevoli della nostra forza e per questo sono gli altri che devono temerci”.