Il fantasista biancorosso spiega il suo momento durante l’emergenza coronavirus e la possibilità di tornare a giocare per terminare il campionato

“Ho pensato subito che fosse una cosa grave ma non nella misura in cui si è rivelata. Probabilmente l’ho un po’ sottovalutata come hanno fatto un po’ tutti. Adesso siamo perfettamente consapevoli che questo virus ha una maggiore capacità di trasmissione rispetto a quella che abbiamo ritenuto. Ci toccherà attendere un altro po’ con la speranza che questi giorni passino velocemente”. Il fantasista del Bari Karim Laribi racconta al Corriere dello Sport del suo periodo di isolamento e delle sensazioni che in questo periodo prova lontano dal campo e con in prospettiva una grossa crisi nel mondo del calcio.

Intanto si discute della possibilità di tornare a giocare. C’è chi vorrebbe riprendere presto, chi invece chiede di annullare il campionato. Per Laribi l’importante è che non ci siano “conseguenze per nessuno. Non è giusto che qualcuno ci rimetta per colpa nostra. Il calcio è sempre uno sport e lo sport deve essere prima di tutto un divertimento. Non è neanche corretto che il campionato non venga completato. In qualche modo bisognerà fare per il rispetto di tutte le società che partecipano, chi primo e chi ultimo, e per tutti i tifosi”.