Nella sua carriera, il difensore ha vinto (quasi) tutti i trofei nazionali e internazionali a cui poteva ambire
Un campionato, una coppa Italia, una coppa Uefa, una Champions League, una Supercoppa Italiana e una Mitropa Cup. Un palmares di non poco conto per Massimo Carrera che, da calciatore di club, è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni, “mancando” soltanto la coppa Intercontinentale e la Supercoppa Europea, “perse” per colpa dell’addio alla Juventus avvenuto nel giugno 1996.
Il primo trofeo è stata la Mitropa Cup, conquistata con la maglia biancorossa nel maggio 1990. L’attuale tecnico del Bari, però, non scese in campo durante la finale contro il Genoa, decisa dalla rete di Carletto Perrone. Dopo il passaggio alla Juventus, per Carrera arrivarono ancora grandi gioie: nel 1993, da titolarissimo, alza al cielo la coppa Uefa (finale contro il Borussia Dormund). Nel 1995, con la formazione bianconera conquista il double (scudetto e coppa Italia) e perde la finale di coppa Uefa contro il Parma.
Nel 1996, arriva la consacrazione: a gennaio la formazione di Marcello Lippi conquista la Supercoppa Italiana e a maggio battendo l’Ajax ai rigori, si aggiudica la Champions League. Nella finale di Roma contro i lancieri, Carrera non risulta tra i convocati nonostante le sette presenze accumulate nell’arco della competizione. È l’ultimo trionfo, poi il passaggio all’Atalanta, che lascerà soltanto nel 2003, dopo lo spareggio perso contro la Reggina.
