Nessun giorno di riposo per il Bari dopo il ko rimediato nell’ultimo turno contro la Juve Stabia. La formazione di Moreno Longo si è ritrovata all’indomani del match del Menti per iniziare la preparazione in vista della gara contro la Cremonese.
La seduta d’allenamento mattutina ha visto i biancorossi dividersi in due gruppi: chi ha giocato dal primo minuto a Castellammare di Stabia si è dedicato a lavoro di scarico tra palestra e fisioterapia, il resto del gruppo ha lavorato sul campo alternando lavoro atletico ad intensità crescente ad esercitazioni tecniche e sfide a ranghi misti su porzione di campo. Lavoro con il pallone ad alta intensità per Oliveri, vicino al rientro in gruppo. Differenziato per Simic e Novakovich.
Ragioniamo, l’acquisto del Bari è stato per i Dela un modo per bypassare la norma sulle squadre U23. Il vantaggio era quello di poter accedere ai soldi di una tifoseria ‘vera’, risparmiare sugli oneri di iscrizione e di avere mano più libera sulla composizione della squadra…e fin qui credo che non sia più un segreto.
Ma il fine non era solo quello, ma di formare giovani promesse per il Napoli ed infatti la squadra che ha sfiorato la A è stata saccheggiata e smantellata senza pietà, puntando solo a rifarsi dell’investimento per portarla in B e poi speculare sulla possibile esplosione di ragazzini e giocatori in prestito. È accaduto e accadrà ancora (Dorval)
Evidentemente l’idea di fare plusvalenze sul vivaio sul modello “Juve nextgen” deve essere più allettante , ed ha prevalso pure sull’affezione che Luigi può aver provato all’inizio.
Chiaro è che in queste condizioni la A non la vedremo mai.
Ma con la contestazione finalmente più energica ,fatta dai tifosi, qualche giornalista e forse l’amministrazione comunale, portrebbe a fare avere grossi dubbi sul fatto che la proprietà abbia effettivo interesse a mantenere la categoria.
La B comporta investimenti molto maggiori rispetto alla C e minore possibilità di impiegare giovanissimi. In più nel 2028 i Dela dovranno rinunciare alla multiproprietà ( ma l’amichetto Gravina è stato appena rieletto )e per loro potrebbe essere più conveniente avere una squadra di C ormai svuotata, da sacrificare per varare il Napoli U23 che Conte vuole.Temo ormai che sia questa l’interpretazione più concreta delle parole di AdL sul rischio di un futuro fallimento. In sostanza, sul Bari ormai si investono le briciole per cercare giovani da lanciare e poi passare al Napoli, e se retrocede tanto meglio. La città e la tifoseria devono ribellarsi a questo destino , di sicuro oggi il calcio a Bari è stato ucciso.
L’autogestione, i prestiti scadenti ( diciamocelo) e la totale mancanza di una programmazione o progetto , fanno di questa gloriosa maglia un “morto” che cammina.
Solo i tifosi disertando lo stadio ,possono spezzare questa maledizione!!!D’accordo su tutto!
Condivido solo le parole espresse sugli effetti negativi e paradossali (vedi cosa accade durante la fase del calcio mercato) che la multiproprietà genera. Ma per il resto, non si può dire che per i Dela, da imprenditori, sia più conveniente avere una squadra di B o di C piuttosto che di A. Questo no, obiettivamente. Una “berlina”la vendi più e meglio di una “utilitaria”! Se fosse come dici tu, i Dela si dimostrerebbero sciocchi perché andrebbero contro i loro interessi economici. Eppoi, il tuo discorso non è neppure riscontrabile. In fondo, questo è appena il terzo anno di campionato di B E i suoi esiti (per poco in paradiso e per poco all’inferno) non confortano la tua tesi. Da ultimo, non sono la portata degli investimenti a dimostrare se vuoi andare in A o meno. O meglio, puoi spendere milioni e milioni ma ti ritrovi poi (come è’ accaduto per alcune squadre, fuori dai playoff o addirittura in zona playout) a che serve?
Ottima notizia quella di Oliveri. Per le prossime sfide in casa e fuori sarà importante contare pure su di lui