Il tecnico dei galletti ha commentato la vittoria contro il Trastevere che ha sancito il passaggio del turno in Coppa Italia
Soddisfatto ma con riserva, consapevole del fatto di aver batutto una compagine di dilettanti seppur in un match ufficiale, Gaetano Auteri, commenta così l’esordio stagionale del Bari (nonché la sua prima partita sulla panchina dei galletti: “Sono importanti le giuste letture degli impegni, questa era una partita ufficiale contro una squadra meno forte di noi ma abbiamo fatto cose buone. Lavoriamo da un mese, ci sono stati diversi errori ma è abbastanza normale. Abbiamo verificato la condizione, messo in pratica concetti su cui lavoriamo da un po’, fatto staffette per dare possibilità a tutti di giocare. Sono contento dei progressi di Simeri, parlando con lui gli ho chiesto se si sentiva di giocare 20-25 minuti e li ha fatti pure bene. Mi auguro possa aver superato le problematiche fisiche. Ora aspettiamo test più probanti, lavoriamo sui difetti e sull’intensità. I difetti? Li tengo per me, non possiamo dire tutto (ride ndr). Abbiamo commesso qualche errore, ma è normale. Cerchiamo di giocare un calcio corale. Ciò che abbiamo sbagliato lo so, lo dirò ai miei calciatori e ci lavoreremo. Prima della partita di Coppa a Ferrara c’è l’esordio in campionato che è molto importante, inzieremo a pensarci da domani. Ci faremo trovare pronti, le prime di campionato hanno sempre un sapore particolare”.
La prima giornata è a rischio in virtù dello sciopero proclamato da Assocalciatori per le liste a 22 e il minutaggio dei giovani: “Non comprendo perché in Italia si arrivi sempre alla fine. Si perdono posti di lavori, la normativa è ferrea anche in virtù dell’emergenza covid, con la regola dei 20 in rosa è più difficile, non è bello perdere il posto di lavoro specialmente ora. Spero si trovi un punto d’incontro e si scelga razionalmente. Questo campionato finisce il 25 aprile, con impegni molto ravvicinati, ridurre le rose è una scelta irrazionale. Qualcuno lo ha deciso, c’è un sindacato. Vedremo. Che esordio è stato? Un po’ triste senza pubblico. Dobbiamo sperare che tutto torni normale. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, vogliamo fargli venire ancora più voglia di venire allo stadio”.
Il mister siciliano infine ha commentato a che punto è secondo lui l’assimilazione del suo credo tattico: “Giochiamo con tre punte e il nostro obiettivo è di costruire gioco. Dobbiamo muoverci sempre, lo abbiamo fatto prima del gol. Ancora non c’è la giusta condizione per verticalizzare subito, a volte abbiamo cercato troppo l’ampiezza. Dobbiamo giocare un calcio che deve prendere il predominio della partita, pur consapevoli che non giochiamo da soli. Aspettiamo test più probanti come quello di domenica. La Virtus fa contro-pressing con palla lunga, ha attaccanti veloci. Dovremo migliorare ed essere accorti. Dò dei criteri di base, abbiamo giocatori forti, Simeri è forte, Antenucci è mostruoso per integrità fisica e mentale, sa giocare a calcio e può fare tutti i ruoli. Giochiamo con tre punte che non giocano sui binari laterali, lì ci sono gli esterni, lui può fare tutto, ha movimenti naturali perfetti, anche Simeri, D’Ursi, Marras e Candellone. Forse c’è ancora bisogno di qualcuno, è un campionato tosto e difficile”.
