Si presenta il nuovo direttore sportivo dei galletti. Obiettivo principale è quello di costruire una formazione che si possa identificare nella categoria di appartenenza
“In questi giorni ho incontrato il presidente e ho trovato una linea marcata per far tornare questa piazza nei luoghi che le competono. È una scelta importante, non riduttiva ma anzi ambiziosa. Sposo questo progetto con grande entusiasmo percependo che le possibilità sono molto importanti. E questo va fatto con un grande lavoro quotidiano”. Queste le prime parole da direttore sportivo del Bari di Giancarlo Romairone, in puglia da pochi giorni ma subito al lavoro per individuare il prossimo allenatore dei biancorossi e per comporre la rosa dei galletti che affronterà la stagione di Serie C 2020/2021.
“In una stagione lunga si deve creare una mentalità forte, di compattezza fuori dal campo e questo deve arrivare sull’allenatore e sulla squadra. – dice Romairone nella sua prima conferenza stampa in biancorosso – Importantissima è l’unione tra squadra e ambiente, inteso come tifosi tutti. Se non capiamo subito in quale categoria siamo abbiamo già sbagliato. Lo spirito giusto deve essere quello di calarsi nella categoria, grandi saranno le difficoltà ma più grande sarà il lavoro, maggiori saranno le soddisfazioni. Bisogna capire che bisogna sacrificarsi tanto, perché lo chiede una città intera”.
Subito dopo l’ufficializzazione dell’allenatore, il primo grande lavoro sarà quello della costruzione della rosa in fase di mercato: “Daremo una linea tecnica marcata nelle prossime ore. Con il prossimo allenatore capiremo le necessità e le richieste dei giocatori. – spiega Romairone – Questa squadra ha già dei giocatori importanti e step dopo step capiremo come ottimizzare le risorse della rosa del Bari. La società ha interesse a rinforzare una rosa già di livello ecco perché sarà importante centrare le caratteristiche del ruolo da ricercare. Una base ora c’è, ma da qui in avanti i giocatori dovranno essere individuate con precisione per la categoria”.
La difficoltà maggiore, quest’anno, è proprio la costruzione della rosa in base alle nuove regole dettate dalla Lega Pro: “Si sceglieranno delle persone con valori importanti. Servirà creare una rosa di valore, di 22 giocatori dovrà essere la rosa ed è chiaro che sarà necessario spostare qualche giocatore per prenderne altri. Dopo le verifiche fatte con l’allenatore inizieremo a puntellare seguendo delle regole che mettono in difficoltà un po’ tutti. È tutto difficile ma niente ci deve spaventare. Vivrò la squadra, stando vicino ad allenatore e giocatori, così da creare un ambiente determinante. Prima un gruppo diventa una squadra, prima si ottengono i risultati”.
