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Da Vivarini ad Auteri: come cambierebbero le esigenze del Bari

Si aspetta la decisione del club biancorosso sul capitolo allenatore: le candidature sono ridotte a due. Con Vivarini andrebbe in scena una rivoluzione più profonda, Auteri potrebbe reinventare il materiale a disposizione.

Almeno per la panchina, ormai sembra una corsa a due. Sul capitolo allenatore, il Bari deciderà nelle prossime ore. La continuità prevedrebbe la conferma di Vincenzo Vivarini, peraltro già sotto contratto per la stagione 2020-21. Il cambiamento, invece, porterebbe all’ingaggio di Gaetano Auteri. Maniaco del particolare, nato alla scuola di Maurizio Sarri, il tecnico abruzzese ama un calcio ragionato, basato sul controllo della gara attraverso il possesso palla e su concetti memorizzati. Partito con il 3-5-2, ha trovato maggiore vicinanza alle sue idee con il 4-3-1-2 e probabilmente da qui vorrà ripartire. Ragion per cui ha chiesto non meno di cinque titolari, individuabili in un regista puro, due mezzali, un trequartista ed una punta di rilievo. Il resto della campagna acquisti dipenderebbe dalle uscite, considerando che Vivarini avrebbe bisogno pure di alternative in grado di cambiare l’inerzia delle gare. Insomma, non si andrebbe incontro ad una rivoluzione, ma certamente ad un profondo cambiamento. I 27 risultati utili su 28 gare disputate (sebbene proprio l’unica sconfitta rimediata sia stata fatale per la B) e la stima del presidente Luigi De Laurentiis sono i fattori che spingono per la sua conferma.

Auteri, invece, è figlio della dura gavetta e conosce come le sue tasche il girone meridionale della serie C (ha vinto la C2 con il Gallipoli ed ottenuto promozioni in B alla guida di Nocerina e Benevento). Ama il bel calcio che, però, cerca di impartire senza schemi fissi: ha variato dalla difesa a tre (con il 3-5-2 o il 3-4-3) a quella a quattro (applicando il 4-3-3 o il 4-2-3-1) adeguando i moduli al materiale a disposizione. Ed in tal senso, potrebbe configurarsi il paradosso che il cambiamento di tecnico porti, invece, ad un maggior appoggio sulla rosa attuale, da ritoccare, ma senza stravolgimenti. Esperienza, curriculum ed elasticità sono, in definitiva, le peculiarità che lo pongono in possibile corsia di sorpasso su Vivarini.

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