Il tecnico biancorosso ha commentato la vittoria che portato in finale playoff la sua squadra

Al termine di un match concitatissimo finito ai supplementari, il Bari è riuscito ad avere la meglio 2-1 sulla Carrarese. La vittoria siglata da Simeri al 119′ consentirà ai galletti di giocare la finale playoff di Serie C il prossimo 22 luglio a Reggio Emilia contro la Reggio Audace, vincitrice dell’altra semifinale con il Novara.

Nel post partita del San Nicola è intervenuto il tecnico dei biancorossi Vincenzo Vivarini che ha parlato ai microfoni di TeleBari: “Abbiamo lottato, ho urlato come non mai. Sono molto contento, avevamo questo obiettivo, ci siamo arrivati con la sofferenza che ci vuole nel calcio. Soprattutto nelle partite dei playoff non ho mai visto una squadra vincere facilmente. Dobbiamo mettere in conto il sacrificio, l’applicazione. In questo momento, dopo il lungo stop che abbiamo avuto abbiamo perso organizzazione di squadra ma individualmente ci stiamo esprimendo nel modo giusto”.

Il tecnico biancorosso racconta di come ha vissuto gli attimi del pareggio subito nel recupero dei 90′ regolamentari: “Ho ragionato poco, ho pensato solo a ricaricare i giocatori. Subire il pari all’ultimo minuto poteva distruggere qualsiasi squadra. Non solo Simeri, ma Costa e Terrani potevano garantirmi spinta per chiuderla ai supplementari. Sarebbe stato meglio chiuderla nel primo tempo. La gestione del risultato non l’avevamo messa in conto ma in queste partite, anche incosciamente, se vinci 1-0 cerchi di portare a casa il risultato. Di Cesare? Da inizio secondo tempo aveva un po’ di fastidio al flessore, ho dovuto cambiarlo, i fisioterapisti però mi hanno rassicurato, speriamo di recuperarlo per la finale”.

Vittoria sofferta: “Il calcio è fatto di emozioni. Mi sarebbe piaciuto vincere più facilmente ma dopo una sosta così lunga si smarriscono i meccanismi allora si cerca di puntare sullo spirito della squadra. Ho visto lo spogliatoio esplodere di gioia, compattarci ed esultare uniti. Ora dobbiamo cercare di crescere sotto l’aspetto del gioco, esaltare le nostre qualità e cercare di arrivare all’obiettivo che tutti sognamo. Reggio Audace? Adesso dovremo studiarli, vedere se siamo allo stesso livello. Dobbiamo farcela”.

Il tecnico abruzzese ha raccontato la sua visione del match, spiegando quali difficoltà hanno incontrato i suoi: “Se analizziamo la partita si poteva sicuramente far meglio. Questa squadra deve giocare la palla, abbiamo trovato un avversario aggressivo sui nostri palleggiatori ma siamo stati alla loro altezza anche sulle seconde palle. Ci è mancato chiudere la partita e questo ci ha fatto soffrire. Ora bisogna dare entusiasmo, prendere la spinta per arrivare in finale con l’esuberanza giusta che ci serve per raggiungere il nostro obiettivo”.