
L’esperto tecnico barese, ex calciatore nella famosa squadra di Catuzzi, analizza le prospettive dei galletti agli spareggi promozione.
“Il Bari deve affrontare i playoff con una determinazione feroce”. Parola di Dino Bitetto, uno dei tecnici pugliesi più navigati e vincenti tra serie C e D. Un esperto in promozioni (ha condotto in C1 il Manfredonia partendo dalla D, nonché il Giulianova ed il Melfi portato dalla seconda divisione alla Lega Pro unica), nonchè in playoff: negli ultimi due tornei ha vinto gli spareggi in serie D prima con la Cavese (che grazie a tale successo è stata ripescata in C), poi con il Cerignola. Li avrebbe disputati anche ora, con il Casarano che sotto la sua guida era risalito dall’ottavo al quinto posto del girone H della D, ma la pandemia da coronavirus ha fermato tutte le categorie dilettantistiche. Alla Gazzetta del Mezzogiorno ha esaminato gli spareggi promozione ormai cominciati: “La C risente di uno stop durato quasi quattro mesi. E’ inevitabile che l’intensità di gioco ne risenta drasticamente. Non è un caso che siano passate dal primo al secondo turno tutte le compagini meglio piazzate in classifica. Il Padova magari non ha brillato, ma conferma di avere grandi capacità tecniche, lo stesso vale per il Catanzaro. In attesa di vedere compagini attrezzate con Carpi e Reggiana o una potenziale mina vagante come il Monopoli. Ma il Bari è favorito innanzitutto per la forza della proprietà che si è battuta per l’ottenimento di questi playoff ed ora curerà ogni dettaglio pur di vincerli. Poi per le capacità tecniche che a ritmi ridotti diventano un fattore determinante. Infine, il primo turno ci dice che il miglior piazzamento in classifica è determinante e i biancorossi potranno superare lo scoglio della prima gara anche con un pareggio. Così come non va sottovalutato il fattore campo. Anche senza pubblico, il Bari ha la certezza di giocare in casa almeno due match o addirittura le tre gare che portano alla B se non incrocerà la Reggiana. E’ vero: i tifosi sono una carica di adrenalina unica. Ma poi ci sono tanti altri piccoli particolari: cambiarsi nello spogliatoio che conosci, le misure del campo, essere in un ambiente familiare”.
Infine, una previsione sui tasti che dovrà toccare Vincenzo Vivarini: “Lui è un tecnico amante del particolare”, afferma Bitetto. “Ebbene, affrontare gare decisive con concetti bene impressi garantisce grande sicurezza. Ma più di tutto, dovrà infondere fiducia in ognuno dei suoi ragazzi: chi partirà titolare e chi dovrà essere determinante a gara in corso perché in sfide così ravvicinate è fondamentale la gestione dei cambi e delle risorse”.
