Designate le campionesse d’Italia mentre per le biancorosse arriva la permanenza nella categoria
Il Consiglio federale dello scorso 25 giugno ha avuto esiti molto importanti per il calcio femminile italiano. Stabilita la classifica finale attraverso il coefficiente correttivo definito nella scorsa riunione, il titolo di Campione d’Italia della Serie A femminile è stato assegnato alla Juventus in virtù della posizione in classifica maturata al momento della sospensione definitiva del campionato. Per le bianconere si tratta del terzo titolo consecutivo. Juventus e la Fiorentina si qualificano per la UEFA Women’s Champions League, mentre retrocedono in Serie B Tavagnacco e Orobica, salve le biancororosse della Pink Bari, classificatesi al terz’ultimo posto. Le squadre promosse in Serie A per la prossima stagione sono Napoli e San Marino, mentre retrocedono in Serie C Novese e Perugia.
Il Consiglio, inoltre, ha approvato il nuovo sistema delle Licenze per il femminile ed ha provveduto a stabilire date e format per la nuova stagione sportiva: la data di avvio del campionato 2020/2021 al 22 agosto, anche per andare incontro alle esigenze della Nazionale impegnata a settembre nelle gare di qualificazione all’Europeo in programma nel 2022. La Serie B, che da quest’anno sarà a 14 squadre per consentire ad ogni girone di C di promuovere una squadra, inizierà il prossimo 13 settembre con due promozioni in A e quattro retrocessioni in C.
La notizia più importante relativa allo sviluppo del calcio femminile, tuttavia, è l’avviamento di un progetto graduale teso al riconoscimento del professionismo, a partire dalla stagione 2022/2023. Un passaggio, secondo Gravina, divenuto ormai improcrastinabile per garantire pari dignità, consentendo al tempo stesso un periodo adeguato per preparare il sistema.