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Il Bari freme per tornare in campo: gli occhi dei galletti puntati sul Consiglio federale

L’8 giugno l’appuntamento decisivo per le sorti del calcio italiano e in particolare per la Serie C

Le prossime ore si preannunciano decisive per il calcio italiano, in particolare per la Serie C, la categoria che più di tutte è stata colpita dalla crisi sanitaria dovuta al covid-19. Mentre per Serie A e Serie B, nonostante alcune incomprensioni tutt’altro che sottili tra le leghe, a grandi linee è tutto fatto per il ritorno in campo, la C deve ancora conoscere con quali modalità terminerà la stagione.

L’ipotesi al momento più quotata è quella dei playoff e dei playout ma con delle particolarità. Ai playoff, ai quali si parteciperà su base volontaria, e dovrebbero prendervi parte 20 e non 28 squadre, mentre per i playout, dovrebbero essere incluse anche le ultime classificate, in modo tale da evitare contenziosi. Queste e altre decisioni verranno prese nel Consiglio federale dell’8 giugno che si preannuncia decisivo.

Intanto la società biancorossa morde il freno per tornare in campo e vedere soddisfatte le proprie ambizioni promozione, non più raggiungibili attraverso la classifica della regular season. Vivarini e i suoi dovranno giocarsi tutto sul manto erboso senza la spinta del pubblico che spesso costituisce un fattore per i galletti, in casa e in trasferta. In molti ritengono favorito il Bari ai blocchi di partenza, e guardando al livello della rosa è difficile affermare il contrario, allo stesso tempo però, è innegabile che la differenza di valori tra le squadre in questi playoff potrebbe livellarsi a causa del lungo periodo di inattività forzata.

Sebbene tutti i calciatori abbiano continuato ad allenarsi a casa, il feeling con il campo, le sedute di gruppo, il ritmo partita, sono componenti che richiedono tempo e sacrificio per essere ritrovate. Tempo a disposizione ce n’è poco, lo sanno bene Vivarini e il suo staff, che oltre ad un ricondizionamento atletico importante dovranno lavorare tantissimo sull’aspetto mentale. La missione del tecnico abruzzese è quella di far comprendere a pieno alla rosa a sua disposizione il potenziale di cui è dotata, un obiettivo che non era riuscito a pieno durante il campionato, come dimostra il distacco importante dalla Reggina. Sanificati tutti gli ambienti di lavoro, la squadra è pronta a tornare in campo per gli allenamenti di gruppo.

La posta in gioco per il Bari è troppo alta: la Serie B è un obiettivo che va centrato a tutti i costi per continuare la risalita verso il calcio che conta. Un altro anno in Serie C sarebbe una botta davvero dura da accettare, sia per il morale, sia finanziariamente. Per questo i galletti dovranno presentarsi al ritorno in campo tirati a lucido e più determinati che mai. L’entusiasmo in città al momento non è percepibile, poiché tutti sono impegnati a tirare un sospiro di sollievo dopo mesi difficili dovuti al virus, ma la certezza è che appena si tornerà a parlare di campo i tifosi biancorossi troveranno il modo di far sentire la propria vicinanza alla squadra, cercando di spingerla verso il tanto agognato obiettivo.

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